Vivi spontaneamente
La persona spontanea è innocente: possiede una qualità che hanno solo i bambini, quello è il significato di purezza. Una persona spontanea ha la qualità propria agli animali, agli alberi, ai fiori, qualcosa che l’umanità ha perso. Essere spontanei significa non agire in base al passato, poiché lì hanno origine le astuzie, le furbizie, i calcoli e le strategie. Dharma ama le rose, ma vive il presente con la condizione del passato. Il karma di ognuno è nel momento del “quieora”. Elena ama al presente, così Ulisse naviga il presente.
Quando agisci nel momento, senza alcun vincolo con il passato, l’azione ha una sua bellezza, una sua purezza: senza vincoli di età, la stessa che si vede nei gesti di un bambino. Sergio vive nel Taj Chi dalla Sega ad Acqua al San Franco, il momento del “quieora” è in ogni suo movimento, in ogni respiro, in ogni vuoto che riempie il vuoto. Non c’è assenza, ma presenza nel momento.
Ebbene agisci nel momento, vivi il presente, piano piano impara a non permettere al passato di interferire e rimarrai stupita/o: la vita è un eterno vagabondaggio senza inizio e senza fine. Un fenomeno misterioso, un dono così grande che ci si sente perennemente in gratitudine. La vita è amore nel presente. Sii dunque nel momento “quieora”. Questa è la divina purezza del Buddha che è in te, mentre la purezza umana è esattamente l’opposto perché si nutre di passato, non vive il presente e fantastica sul futuro.
Solo il tempo presente è amore, solo il tempo presente è in amore, con te che sei amore, con il tuo respiro che è amore, con le tue rose Dharma, con il tuo karma al sapore di vino, con il tuo anello dai due cuori, con la piramide del cielo, con il lago di Paterno e con la Dea Vacuna. Ciò che è “quieora” è Divino. Ciò che non è “quieora” è irreale, non è Divino.
Dio non ha altro tempo che non sia il presente: per Lui, non puoi usare il passato, o il futuro. Non puoi dire “Dio era” e non puoi dire “Dio sarà”. Puoi solo usare il tempo presente: “Dio è”. E tutto ciò che esiste è Dio! Tu sei Dio! Il tuo ventre che ha partorito è Dio! Il tuo camminare scalzo è Dio! La tua nudità immersa nelle acque del San Franco è Dio!
In realtà, essere e Dio sono sinonimi, indicano la stessa cosa: Ognuno è Dio, la Divinità del “quieora”.
di Claudio Caldarelli