Prezioso: un vino al bacio, un verso d’amore tra gli ulivi ardenti

La buccia dell’acino resistente dove si concentrano tutte le sostanze corpose, tipiche di un’uva chiamata Sagrantino. Una buccia che è la voce della terra, un attimo che tra le foglie brilla.

L’esaltazione la troviamo nelle uve passite, che con un insolito contenuto di zuccheri e aromi indecomposti, creano un vino passito di grande struttura. Un passito di antiche meditazioni, un pegno d’amicizia sulle terre della luna. Un verso d’amore tra gli ulivi ardenti.

Il nome Sagrantino lo coniarono i francescani che lo ritenevano sacro. Per noi laici, il suo nome è “Prezioso”. Il Prezioso ha un colore rosso rubino, fitto, impenetrabile, con la maturità tende al granato. Ha un profumo intenso, sensuale, persistente, con sentori di more di rovo, piccoli frutti di bosco, prugne nere e rose appassite, sfumando in note vanigliate rilasciate dalla barrique.

Dentro di te la terra canta e io verrò, verso dove tu vorrai. Quando il Prezioso lo si bacia (beve) in bocca è austero, robusto, selvatico; sulle labbra tumide un morso. La sua grande personalità emerge con l’invecchiamento e la maturità, quando i profumi si trasformano in eterei, speziati, unici e il piacere del “bacio” diventa sublime. “…se voglio, voglio l’infinito…”

di Fabrizio Lilli