Italianellum
Non so se avete saputo ma c’è nell’aria una nuova Riforma Elettorale, il Rosatellum. Quali cambiamenti comporti ed in che direzione, ha poca importanza per molti; le squadre erano già fatte da prima. È possibile suddividere molto facilmente le fazioni, nessuno ovviamente parla in maniera obbiettiva ma tutti hanno da esprimere un giudizio. Travaglio è contro a prescindere, era contro la precedente Riforma, sostenendo che le preferenze fossero una schifezza ed è contro questa perché l’ideale sarebbe “rendere più democratico il modello tedesco prevedendo la preferenza nei listini proporzionali” (alla faccia della schifezza); un acclarato esempio di giornalismo indipendente e oggettivo al servizio dell’elettore. In ambito politico, stessa cosa fanno i grillini, stracciandosi i capelli e urlando contro la Boldrini, rea di non si capisce cosa, all’atto della fiducia posta dal Governo e accordata dai deputati. E mentre Di Battista arringa la gente sbagliata, finendo ad un comizio dei Forconi e Di Maio invoca l’arresto per Cesare Battisti, colpevole a suo dire di aver partecipato al periodo stragista (Battisti sta alle stragi di Mafia come Kim Jong-un alle guerre puniche, ndr), l’unica cosa che appare chiara di questo M5S è che debba far caciara a prescindere. La vecchia legge aboliva le province e sfoltiva l’iter legislativo ma non andava bene, questa accorcia le liste e ripristina la scelta dei candidati anziché lasciarli scegliere alle segreterie di partito e non va bene comunque. Cosa propongono di meglio?
Dall’altro lato, il PD è il PD e c’è poco da fare. Gentiloni è l’uomo perfetto al posto giusto, insignificante ma efficace. Inutile dire che chiedere la fiducia per la legge elettorale è stato un atto osceno, laddove occorreva un’adeguata discussione, punto per punto, di tutto il testo di legge. Ci sarebbe da domandargli come mai la stessa fiducia non sia stata chiesta per lo ius soli ma la risposta appare piuttosto ovvia: al PD dello ius soli non frega assolutamente nulla. Come nel caso del Referendum voluto da Renzi, il nostro amato partito di governo commette gli stessi identici errori e tira dritto per la sua strada in ammirevole solitudine.
In rete la situazione è anche peggiore; se i Social sono lo specchio dell’elettorato, c’è poco da stare allegri. Le fazioni sono le stesse, il senso critico pure ma a questo si aggiunge una diffusa ignoranza sul merito della questione. Difficilmente qualcuno ha letto il testo della Riforma eppure troverete facilmente sostenitori del PD che lo appoggiano – perché sano e giusto – e supporters dei partiti di opposizione che lo avversano a prescindere, dando luogo alla solita bagarre fine a se stessa.
La cosa davvero curiosa è che, pur senza averne piena coscienza, tutti hanno ragione e tutti torto, per il semplice motivo che non è mai esistito e mai esisterà un sistema elettorale perfetto. Questo lo sa chiunque abbia studiato un minimo la questione, la rappresentatività e la governabilità del corpo degli eletti – nel passaggio di preferenza dalla moltitudine ai singoli – perde efficacia in tutte le possibili combinazioni che si hanno passando dal proporzionale puro al maggioritario puro. Ergo, il sistema elettorale è un compromesso e sempre lo sarà ed i compromessi prevedono un accordo delle parti. Voi vedete la possibilità che si accordino il PD, il M5S, la Lega e Forza Italia?
di Marco Camillieri