Acidificazione degli oceani. Un fenomeno che può distruggere il nostro pianeta
L’intervento dell’essere umano nel mondo sta modificando rapidamente caratteristiche che, di norma, subiscono mutamenti nell’arco di millenni. I rapidi cambiamenti non danno modo al pianeta di adattarsi, di reagire. E la Terra a passi sempre più veloce si dirige verso la fine del Pianeta azzurro.
Non si comprende perché gli stati nel mondo non intervengono a impedire la crescita di CO2, anidride carbonica, nell’atmosfera. Gli effetti negativi della sua presenza si sostanziano in mutamenti climatici di cui da anni vediamo e subiamo le nefaste conseguenze, ma uno degli effetti più devastanti è dato dall’effetto sugli oceani. Nelle acque presenti sul pianeta è infatti aumentata in modo esponenziale la presenza di acido carbonico e questo sta comportando un problema, enorme, di acidificazione degli oceani.
L’acidificazione ha già creato il fenomeno dello sbiancamento di barriere coralline, sta indebolendo organismi che sono alla base della catena nutrizionale. Sono a rischio molluschi, conchiglie, plancton. Tutti questi esseri viventi, compresi i coralli, hanno infatti una struttura calcarea che non resiste o si sviluppa in modo malato in un ambiente acido. I meravigliosi coralli si ammalano, sono biancastri, porosi, non resistono al cambiamento.
L’aumento di anidride carbonica, inoltre, sta determinando una crescita della vegetazione, che trova in essa una spinta al suo sviluppo. L’eccessivo aumentare della vegetazione nei fondali causa, però, un ulteriore aumento di anidride carbonica con un allontanamento delle forme di vita che necessitano di maggior ossigeno. Un fenomeno che rischia di sconvolgere in modo profondo il sistema così come noi lo conosciamo.
I cambiamenti del mondo marino coinvolgono in modo diretto la parte terrestre.
Uno dei fenomeni ormai più evidenti è dato dallo scioglimento dei ghiacciai. Questo sta determinando la lenta fine di un’intera ecosistema a meno che qualcosa non cambi nelle abitudini degli esseri umani. E se nulla cambierà le nostre coste saranno modificate dall’inesorabile avanzata delle acque che, a causa dello scioglimento dei ghiacciai perenni, si stanno innalzando.
Il mondo sta cambiando a causa dell’intervento umano. L’inseguimento del progresso e l’incapacità di vivere adeguando lo stile di vita ai ritmi naturali, la mancata considerazione e rispetto della realtà che ci circonda, si sta trasformando in un’onda distruttiva, di cui, nell’inseguimento della ricchezza facile, gli stati non vogliono tenere conto.
Si deve cominciare a modificare i comportamenti quotidiani e sperare di riuscirci in breve tempo. Per farlo occorre che tutti gli stati del mondo, in modo concorde, cambino il loro atteggiamento, rinunciando ad un tipo di progresso, che, di fatto, si sta rivelando solo dannoso per ogni forma di vita.
di Patrizia Vindigni