Di fronte all’inerzia delle autorità, per respingere i taglialegna, la tribù ha dato vita a una squadra di protezione ambientale chiamata “Guardiani dell’Amazzonia”. Alcune fonti sostengono che dal 2000 a oggi siano già stati uccisi almeno 80 membri della tribù.
L’assassinio di Jorginho Guajajara rappresenta un’ulteriore indicazione della crescente instabilità dell’area. Prendendo un raro provvedimento, nel maggio scorso, le autorità hanno inviato nella riserva Arariboia dove vivono i Guajajara una squadra dell’Ibama (l’agenzia brasiliana di protezione dell’ambiente) e la polizia militare ambientale.
“I nostri parenti Awà incontattati non potranno sopravvivere se la loro foresta viene distrutta” hanno dichiarato i Guajajara. “Combatteremo finché avremo vita: per gli Indiani incontattati, per tutti noi, e per la natura.”
Survival International ha protestato presso le autorità brasiliane per l’ondata di violenzacontro i Guajajara, rimasta quasi completamente impunita.
“I Guardiani dell’Amazzonia” ha commentato oggi il Direttore Generale di Survival International Stephen Corry “stanno affrontando una crisi umanitaria urgente e si stanno battendo per la loro sopravvivenza. Questa piccola tribù di Indiani amazzonici si sta confrontando con una mafia del taglio del legname aggressiva, potente e armata, con stretti legami con politici locali e nazionali, e sta pagando con la vita il fatto di schierarsi contro di loro. Ha urgente bisogno di sostegno pubblico per essere sicura di sopravvivere”.
Membri dello staff di Survival hanno visitato la tribù e sono disponibili per interviste.
Nota ai redattori: I Guajajara che hanno trovato il corpo riferiscono a Survival che è stato rinvenuto nello stesso luogo dove erano già stati gettati i corpi di altri Guajajara uccisi dai taglialegna con le stesse modalità: il collo era spezzato e quasi staccato dal busto. I Guajajara hanno riferito alle autorità dell’omicidio e richiesto l’apertura di un’inchiesta. |