Stati Uniti: l’università pubblica ora è gratuita per la classe media dello Stato di New York.

Da oggi il college nelle università pubbliche dello Stato di New York sarà gratuito per gli studenti della classe media le cui famiglie abbiano un reddito inferiore ai 125.000 dollari l’anno. Ma perché questa attenzione alla classe media? Negli Stati Uniti, se gli studenti con reddito basso sono destinatari di lauti aiuti economici, quelli della classe media si trovano schiacciati in una situazione in cui non risultano idonei a ricevere sovvenzioni, ma non dispongono comunque di mezzi sufficienti per pagare la retta e i costi annessi allo studio, come vitto, alloggio e libri. Per questo motivo, il programma Excelsior Scholarship, fortemente voluto dal Governatore dello Stato di New York Andrew M. Cuomo e divenuto realtà il 12 aprile scorso, costituisce una svolta nel panorama statunitense. Nonostante si faccia solamente carico del costo delle rette universitarie, non coprendo i costi accessori e tuttavia necessari annessi agli studi universitari, può comunque fungere da apripista negli altri Stati.

Analizziamo però più da vicino una problematica sempre più spesso definita piaga sociale e che, nonostante sia stata oggetto di ampio e acceso dibattito politico specialmente nella scontro democratico per la candidatura alla presidenza tra Hillary Clinton e Bernie Sanders, sembra essere arrivato ad un punto di stallo con il Presidente Trump. Negli Stati Uniti gli studenti universitari che si sono laureati nel 2016 hanno accumulato una media di $37.172 di debito universitario ciascuno. L’ultimo dato di un trend in salita, il debito medio per studente nel 2016 ammonta al 6% in più rispetto al 2015 e affligge specialmente gli studenti del college (l’equivalente americano, della durata di quattro anni, della laurea triennale del Processo di Bologna nell’Unione Europea). Dati alla mano, nel 2012 il 70% dei laureati al college aveva un debito universitario. Più nello specifico, era indebitato il 66% dei laureati nei college pubblici, il 75% di quelli dei college privati no profit e l’88% degli studenti di college privati for profit. Al confronto, solamente il 40% dei laureati al Master aveva contratto un debito. Questo significa che il fardello del debito affligge specialmente chi si laurea al college, tappa sempre più considerata obbligatoria per i giovani statunitensi.

Il nuovo programma dello Stato di New York costituisce quindi un primo passo per affrontare realmente il problema del debito studentesco e non sono mancate voci che hanno colto l’occasione per paragonare gli Stati Uniti all’oltremare, sottolineando che in Europa il costo dell’istruzione superiore è di gran lunga inferiore a quello negli Stati Uniti e che in molti Paesi arriva ad essere gratuito o quasi. Tuttavia, è bene fare delle distinzioni. Se è vero che in generale studiare all’università in Europa costa meno, esistono delle notevoli differenze all’interno dei Paesi europei. In Germania, Grecia, Finlandia, Svezia e Norvegia l’istruzione è gratuita per tutti gli studenti di primo ciclo. Il resto dei Paesi ha tasse che arrivano fino a più di 2000 euro l’anno, con più o meno presenza di borse di studio.

 L’unico Paese che si discosta dal modello europeo di tasse universitarie relativamente basse, è l’Inghilterra. Questo dal 2008 e poi in particolar modo dal 2012, quando il costo delle tasse universitarie è triplicato. Il costo di una laurea triennale inglese – il cui livello viene deciso dalle singole università ed è destinato, poiché autorizzato per legge, a crescere – ammonta attualmente ad un minimo di 9.000 ed un massimo di 9.250 sterline, ovvero più di 10.000 euro. Nonostante i prestiti studenteschi da parte dello Stato siano presenti e nonostante li si cominci a ripagare solamente dopo la laurea ed in maniera proporzionale al proprio reddito, non solo i tassi di interesse sono molto più alti di quelli del mercato, ma il tratto caratterizzante di questi prestiti, ovvero il fatto che si estinguano automaticamente se non ripagati entro 30 anni, è oggi messo a rischio dalla loro vendita ai privati, che potranno, esattamente come è attualmente prerogativa del governo, modificare le clausole di contratti già firmati e rendere questi debiti, che tra 30 anni saranno lievitati enormemente, obbligatori da ripagare. Un enorme fardello per gli attuali studenti delle università inglesi, i cui genitori hanno beneficiato di un’istruzione superiore gratuita, e che si ritrovano ora nelle stesse condizioni dei loro colleghi oltremare.

di Giulia Montefiore