Il calendario Pirelli e il segno dei tempi che cambiano

Qualcosa è cambiato. Nelle donne, nella consapevolezza che esse hanno di se stesse, ma anche nella società e nel modo in cui essa ha iniziato a guardarle. Nell’era del #meetoo e della lotta per l’abbattimento di ogni forma di sessismo anche i media si sono adeguati, modificato il tipo di comunicazione che veicolano. Emblema di questo cambiamento il calendario Pirelli, che per il 2019, dopo 50 anni di celebrazione della bellezza femminile, ha voluto interpretare il nuovo modo di vedere la donna, lontano dai classici stereotipi: non più solo un involucro da ammirare, ma una storia da raccontare. Così Albert Watson, famoso fotografo e curatore di questa edizione del calendario, ha spiegato “Dreaming”, progetto che ha come protagoniste quattro bellissime: Gigi Hadid, Julia Garner, Misty Copeland, Laetitia Casta. Quaranta scatti che non si accontentano più di immortalare la bellezza esteriore, ma ambiscono a raccontare le donne che le quattro top interpretano, i loro sogni, le loro ambizioni, l’impegno e i sacrifici per realizzarle. Così Laetitia Casta interpreta una pittrice che sogna il successo, Misty Copeland una donna che cerca di realizzarsi attraverso la danza, Julia Garner una giovane fotografa amante della natura e della solitudine e Gigi Hadid, infine, una donna rimasta sola che cerca di guardare al futuro. Pensato come a una serie di “fermo immagine” di una immaginaria storia cinematografica, il calendario, allora, non è più una sequenza di “nudi artistici’ il cui unico scopo è quello di celebrare il corpo femminile quale oggetto di piacere, ma acquista un’anima: l’anima delle donne che vi sono ritratte, con le loro storie, le loro paure, i loro desideri, i loro sogni. Dreaming, appunto; i sogni delle nuove donne, quelle che, in barba agli stereotipi, cercano di realizzare se stesse.

di Leandra Gallinella

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