La lotta di Marielle Franco continua nel Brasile di Bolsonaro 

“Il Brasile è un paese violento e razzista. L’ascesa di Jair Bolsonaro ne è la prova”. Queste sono le parole rilasciate in un video da Mônica Benício, attivista e compagna di Marielle Franco, politica brasiliana uccisa nella notte tra il 14 e il 15 marzo del 2018 mentre tornava a casa.

Marielle Franco era una donna nera, lesbica, femminista, proveniente dalle favelas e divenuta consigliera comunale a Rio de Janeiro per il Partito socialismo e libertà (Psol – sinistra radicale). Attivista da sempre per i diritti umani e delle persone lgbt. Dopo quella notte molte cose, lentamente, sono cambiate. Le amiche di partito e non solo, vogliono continuare a combattere o scendere in piazza per continuare la battaglia di Marielle.

Per molti ovviamente si è trattato di un omicidio politico. Ecco perché si vuole continuare la sua battaglia contro la violenza delle forze dell’ordine, per i diritti delle donne e delle persone omosessuali, anche e soprattutto dopo l’elezione di Bolsonaro avvenuta nell’ottobre del 2018.

Nello stesso video citato, molte persone vicine a Marielle, fanno un quadro chiaro e preciso del Brasile oggi e di chi era questa donna forte e temeraria.

Si possono ascoltare queste parole:

“Ancora non sappiamo dove arriverà il governo di Bolsonaro, ma già si respira un clima di violenza e odio. E l’odio si diffonde tra la gente. Noi siamo il risultato di un processo di resistenza. E’ ovvio che l’omicidio di Marielle Franco rende questo processo ancora più potente, influenzando il voto, soprattutto quello delle donne. Marielle era un astro nascente della politica, la gente la fermava in strada per abbracciarla, per dirle che rappresentava il popolo, per scattare foto con lei. Era una del popolo e lottava per il popolo.

Questa era la Marielle politica. Ma c’era anche la Marielle donna. Era una donna nera, lesbica, proveniente dalle favelas. E in questa città quelle come lei sono le più sacrificabili. E’ stata la seconda donna più votata alle elezioni comunali in Brasile. E’ un risultato straordinario. La sua scomparsa fisica rappresenta l’invisibilità di molte persone.

Il fascismo sta crescendo in un paese in cui ancora non esiste l’istruzione per tutti, che è stato l’ultimo ad abolire la schiavitù e in cui il settanta per cento delle persone assassinate è nera. Bolsonaro rappresenta la regressione.

Rappresenta tutto quello che abbiamo combattuto per anni”.

Oggi, il caso dell’attivista assassinata un anno fa agita i sonni del presidente mentre emergono legami tra il suo clan e i paramilitari.

Perché quei tredici colpi di arma da fuoco sparati a Rio de Janeiro hanno prodotto una risonanza a livello mondiale che ha costretto le autorità brasiliane a cercare delle risposte ai molti interrogativi.

Ed è la dimensione internazionale che il caso ha assunto a preoccupare i “potenti” dato che appare evidente l’esistenza di un rapporto tra la morte di Marielle e la famiglia Bolsonaro.

La donna più volte aveva denunciato con forza il ruolo svolto dai gruppi paramilitari nel controllo del territorio, nel traffico di armi, le estorsioni, la speculazione immobiliare, l’acquisizione illegale di terreni.

E si continua a non comprendere che mai, uccidere una persona, può voler dire uccidere anche le sue idee, le sue battaglie, il suo esempio, la lotta per tutelare i diritti umani e tutto ciò che negli anni ha seminato.

Spesso tutto questo, come un boomerang, torna indietro con una potenza inimmaginabile, con un impeto imprevedibile.

Così siamo ancora nella fase in cui tutto si mescola e si confonde, come in un romanzo in cui i vari personaggi mistificano e mascherano la realtà escogitando trucchi di ogni genere. L’unica certezza è che in questa vicenda, la figura di Marielle Franco risplende come non mai, il suo nome rimbalza di bocca in bocca, di città in città, di paese in paese in un abbraccio mediatico destinato a turbare i sonni del presidente.

Perché una cosa è certa. Marielle Franco mai come ora è stata viva nella coscienza di tutti.

 di Stefania Lastoria

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