Cosa e come cambiare nel mondo

Non c’è dubbio, dice l’eretico, si sta scatenando la regia delle notizie propagate quasi con l’intento di non fare riflettere sui problemi reali.

Come il tema migranti, ad esempio, qualche decina che arrivano ogni giorno, non di più. Se ne parla tanto, per il pericolo di propagazione del virus.

Eppure esso è sicuramente meno impegnativo di quello conseguente ad assembramenti politici o a manifestazioni di giubilo sportivo per promozione in serie A o a vittorie attese (molto contenute a Torino, a dire il vero, forse per il ricordo degli eventi luttuosi di qualche anno fa).

Non solo, ci sono le scatenate movide in tutt’Italia dei giovani, che dicono che la chiusura delle discoteche è stata (è) una impossibile sofferenza!!!; che la pandemia è un’influenza come altre; che alla loro età il virus non è pericoloso.

E non pensano, le nostre ragazze, i nostri ragazzi, che per la pandemia ci sarà un grave aumento del debito pubblico, che sarà soprattutto a carico loro.   

Ugualmente, aggiunge l’eretico, sui media imperversa il tema della caserma di Piacenza con i carabinieri (pochi) delinquenti e malavitosi.

Ma non si ha il coraggio di affrontare gli aspetti più pesanti dell’evento, che si fa passare per un problema all’interno, al più, della struttura provinciale dell’arma.

Non ci si chiede come nessuno, forze politiche, sindacati, cittadinanza organizzata, giornalisti, singoli cittadini abbia notato e denunciato niente di quello che accadeva, quasi come si avesse a livello locale una paura collettiva, assoggettata a malavita organizzata.

Ma soprattutto, pensa l’eretico, tutto questo appare come uno degli aspetti della società del consumismo, del profitto sempre crescente di pochi a danno della grande massa di donne e uomini sempre più poveri e più infelici.

In questa società esistono organizzazioni speciali, delle vere corporazioni con gerarchie assolute.

Gli studiosi del campo già da anni indicano tra quelle più inflessibili la chiesa cattolica, l’esercito Usa e le mafie.

Naturalmente, non si tratta di un giudizio morale sul loro fine, ma esclusivamente di una valutazione sulla loro struttura organizzativa, che ha leggi interne anche in contrasto con quelle civili, difesa corporativa degli affiliati, invariabilità nel tempo della missione.

Si comprende quindi, dice l’eretico, l’estrema difficoltà ad attuare cambiamenti, che sono possibili solo con una elaborazione complessiva ed una volontà dei vertici gerarchici.

Ne è un chiaro esempio il faticoso procedere della trasformazione in atto nella chiesa cattolica, dopo il riesame del Concilio Vaticano Secondo e la volontà rivoluzionaria del vertice, di Francesco, di ritornare alla comunità cristiana delle origini, di passare dalla inflessibilità della istituzione all’abbraccio fraterno della misericordia.

Sarebbe bello, pensa l’eretico, se una uguale trasformazione si attuasse, nell’arma dei carabinieri e negli eserciti.

 Ma essa corrisponderebbe (e non sarebbe consentita) ad una riflessione sulla stessa società, a mettere al suo centro non più il profitto, non più il consumo, ma le persone, tutte le donne e gli uomini della terra.

Non sembra possibile, neppure con la forzata riflessione indotta dalla pandemia, che questo avvenga.

Ma almeno sarebbe importante ricordare tutti che milioni dei morti che si sono avuti e che verranno potevano essere evitati dedicando alla sanità nel mondo un millesimo delle risorse annualmente a disposizione dei 500 miliardari più ricchi della terra.

di l’Eretico