Demons – Viaggio tra le radici dell’amore

E’ ammirevole la resistenza dei piccoli borghi all’apatia, allo scollamento dei grandi centri, alla monopolizzazione dei grandi fulcri commerciali, ambienti anonimi e uguali ovunque si trovino.

I piccoli borghi no, si distinguono con le loro peculiarità, con le loro tradizioni, feste, sagre, cibo, leggende e miti e se hanno la fortuna di avere in seno a se stessi imprenditori visionari, la resistenza si compie facendoli tornare ad essere luoghi attrattivi.

Questo è quanto accade ad Acuto in provincia di Frosinone , piccolo borgo a 724 m dal livello del mare, meno di 2000 abitanti, una storia di tutto rispetto ed un centro medievale incantevole.

In questo posto nel quale la distanza dai grandi centri rappresenta croce e delizia, croce per lo svuotamento, delizia per il mantenimento della bellezza, una imprenditrice visionaria, Denise Nardò, decide di non rassegnarsi e di fare “rete” con le altre imprese del luogo, per creare eventi che tornino a rendere Acuto un luogo di interesse.

E’ in questa ottica che nel pomeriggio del 31 maggio si è svolto l’incontro “Demons – Viaggio tra le radici dell’amore” con Ettore Zanca e Paola Di Rosa, una rassegna dello spirito che personifica la passione che agita il cuore dell’uomo attraverso la lettura e rilettura dei libri di cui lo stesso Ettore Zanca è autore.

Una eccellente introduzione di Paola Di Rosa, ideatrice dell’evento e poi la palla, anche in senso calcistico per la passione che nutre in questo ambito, passa ad Ettore Zanca.

Le proprie origini, la città di nascita, in questo caso Palermo con tutte le contraddizioni che la rendono affascinante e respingente, l’amore inteso in tutte le proprie sfaccettature, l’amore per i figli, la passione per il calcio, la scrittura, l’amore per gli animali; un viaggio a ritroso nella vita di un autore che, per il rispetto che nutre nei confronti dei grandi della letteratura, non ama definirsi scrittore.

E così il cuore si torna a stringere nel ricordo delle stragi di Capaci e Via D’amelio, in un racconto così intenso da farci sentire testimoni del momento, ci si continua ad intenerire nella descrizione di un ruolo genitoriale che i tempi e le abitudini hanno ormai sconvolto, si ride sugli aneddoti più buffi e si sospira con profondo dolore mentre si ascolta Tyler Robinson cantare con gli Imagine Dragons, si torna a sorridere con le maglie di calcio e i racconti su 22 uomini in mutande che si scontrano come novelli gladiatori su un campo verde che altro non è se non un moderno Colosseo.

Una centrifuga di emozioni, di risate e di lacrime regalate da Zanca con una generosità fuori dal comune.

E non pensiate che terminato l’evento, lo spettacolo finisca. 

Fuori dalla porta della sala Consiliare, vi aspetteranno infatti il Centro Medievale, i portali che adornano gli antichi palazzi, i platani che vi accompagnano sulle strade spesso acciottolate con sanpietrini e la vista sterminata sulla valle sottostante.

Essere visionari vuol dire riuscire a vedere oltre a quello che la realtà ci consegna. In questo caso, essere visionari come lo sono i cittadini di Acuto, vuol dire regalare un nuovo futuro ai luoghi meno complessi ma più autentici come solo i piccoli paesi possono essere. E tutto questo non può che far bene alla nostra mente e al nostro cuore.

Lucia Salfa