Borgo Rock ripudia la guerra

Borgo Rock ripudia la guerra, lo ripete con forza, dal palco prima dell’inizio del concerto degli Area 765, il sindaco di Fiano Romano, Davide Santonastaso. Quattro serate all’insegna di ottima musica, ma ogni volta ad aprire il concerto una donna della sezione  ANPI Teresa Noce, una giovane ragazza, o Davide Santonastaso. Stasera in sindaco ha ricordato che “la nostra Costituzione è stata scritta nel 1946/7 da chi, Padri e Madri Costituenti, aveva sotto gli occhi il deserto lasciato dietro di sé dalla Seconda guerra mondiale” Davide Santonastaso ha parlato di Umberto Terracini e di Sandro Pertini, divenuto Presidente della Repubblica, entrambi partigiani combattenti. Ci ha ricordato Teresa Noce, partigiana a cui è stata intitolata la sezione di Fiano Romano. Ma più di tutto, il sindaco ha ricordato i conflitti che ci sono nel mondo, una vera terza guerra mondiale. La sofferenza e il dolore che essa genera. Davide Santonastaso si è espresso in maniera netta è chiara sul conflitto in Palestina, sottolineando l’orrore che avviene a Gaza tutti i giorni, migliaia di morti causati dall’esercito di Israele. “Il ripudio attivo che che vada oltre il non offendere la libertà di altri popoli e nel non usare la guerra per risolvere eventuali controversie internazionali”. Un discorso, da sindaco, che tutti aspettavamo, un discorso da uomo politico che sa da che parte stare, un discorso sentito, che viene dal profondo delle proprie convinzioni, etiche e morali, ma prima di tutto politiche.

Un richiamo forte alla Costituzione, quello di Davide Santonastaso, quando ripete “L’Italia ripudia la guerra” e lo fa dal palco del Borgo Rock, interpretando il comune sentire di tutto il pubblico presente.

“Noi siamo cittadini del mondo e allora non possiamo dimenticare che nel mondo 1 cittadino su 6 vive in zone in cui sono in atto conflitto armati….infatti risultano attivi ben 50 conflitti armati! Per intensità e numero dei morti ai primi quattro posti troviamo la Palestina (dove si consuma un genocidio ai danni del popolo palestinese ndr)l’Ucraina, il Myanmar e il Messico. Chi ci salverà? Citando De Andrè potremmo dire: ci salverà il soldato che la guerra non la vorrà, ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà”. Un applauso enorme del pubblico, condivide le parole del sindaco Davide Santonastaso che chiude dicendo:la responsabilità è nostra, dobbiamo essere tutti soldati, ma disertori.

Claudio Caldarelli