Sul sentiero del cielo con Davide Peluzzi
Ascoltando gli istinti più remoti, a diretto contatto con la montagna, ogni attimo è un attimo di immersione totale sui sentieri del cielo. Camminando con Davide Peluzzi, accompagnato da Silvio Ceci, arriviamo all’Ara Pietra, tra Cima Alta e La Madonnina. Una escursione in quota, con i grilli che ci saltellano intorno e le farfalle a indicare il cammino. Davide si racconta con onestà, mi racconta storie e leggende, ma non solo, condivide con me il suo sapere, la sua conoscenza di questa magnifica montagna: il Gran Sasso d’Italia. Silvio parla poco, però scatta bellissime fotografie. Le sue inquadrature sono particolare. Silvio riesce a cogliere attimi di bellezza che ai più sfuggono. Davide è un attento osservatore, conosce i luoghi, ne conosce la storia, ne percepisce il palpito, si fonde con gli scenari e le creste. Una escursione di valore, paesaggistico, storico, geologico, ma soprattutto una escursione umana alla quale non siamo più abituati. Ogni passo una parola. Ogni passo una poesia. Ogni passo un fiore. Davide è attento anche a non calpestare la flora della montagna. Silvio non è da meno, si muove con delicatezza, respira con il vento e abbraccia lievemente le nubi, che pian piano si gonfiano d’acqua. Davide è attento alle perturbazioni, annusa l’umidità del vento, ne conosce i segreti, scruta gli orizzonti, guarda l’Adriatico e poi il Gran Sasso. Avverte con anticipo il carico di pioggia trasportato dalle nubi. Silvio ci scatta una foto. Davide sorride. Io mi sento impacciato. La vetta occidentale è ricoperta di nuvole, Davide ci guarda e dice “è ora di tornare indietro, non rischiamo di prenderci il temporale e magari i fulmini, che qui in quota sono pericolosissimi”.
Torniamo indietro dopo una breve sosta per un’altra foto. Mente scendiamo Davide continua a condividere la sua passione con noi.” La sorgente dell’incanto è dentro di noi, nasce dal senso di stupore, il più prezioso dei doni, che spetta di diritto ad ogni bambino che nasce. Se lo perdiamo, la vita sarà piatta e incolore”.
Lo stupore che vedo negli occhi di Davide e nello sguardo di Silvio. Uno stupore che rende la loro vita colorata e in quota. Si, la loro vita non è piatta, la loro vita è condivisa con la montagna, questa bellissima, meravigliosa montagna, dove quando cammini ti senti di camminare nel cielo azzurro anche quando piove.
Claudio Caldarelli