Canto per Europa

“Europa è il sogno di chi non ce l’ha, di chi viene da lontano, non di chi la abita. Ma soprattutto Europa è femmina, è una figlia dell’Asia, è una donna benedetta dagli dei, e forse la capostipite di tutti i migranti”.

Dal risvolto di copertina del bellissimo libro di Paolo Rumiz, “Canto per Europa” edito da Feltrinelli.

Paolo Rumiz, triestino, scrittore e viaggiatore ha pubblicato tantissimi libri che raccontano il mondo in tutte le sue sfumature. I sui racconti di viaggio descrivono l’Italia nei particolari che sfuggono agli occhi disattenti dei “turisti per caso”.

In questo libro ci parla di una Europa che ha cambiato profondamente il suo modo di essere, da accogliente a respingente. Una Europa che da pacifica diviene guerrafondaia, aumentando i bilanci e le spese militari, per sostenere guerre che causano distruzione, morte, dolore e sofferenza.

“L’Europa, imbarbarita e senz’anima, ha dimenticato le sue origini e persino il suo nome. Per ritrovarlo, quattro Argonauti occidentali, nomadi incalliti, battono il Mediterraneo su una barca ultracentenaria portatrice di una grande storia”. Così scrive Paolo Rumiz per iniziarci a questa avventura, che può aiutarci a recuperare la memoria di ciò che siamo stati, per trovare le origini da cui siamo partiti.

In questo caso, Europa è una giovane donna siriana, presa a bordo sulle coste del Libano, che chiede di fuggire con loro verso Ovest.

Rivive il mito di Europa rapita da Giove-toro, mentre attraversano il mare nostrum, ove incrociano la realtà di un mondo alla deriva, fuori controllo. Naufragi, centinaia di morti in mare, bambini e donne che affrontano violenze di ogni genere per poi affogare in questo mare d’Europa.

La tragedia della attualità, viene snocciolata tra le pagine, intense di emozioni e ricca di particolari, con la forza della narrazione. Una narrazione straordinaria che ci prende dalla prima pagina fino all’ultima riga, portandoci nel mondo di Europa, donna, che nel contempo è anche Europa continente. Il mito stravolge la realtà, ma poi ci rendiamo conto, leggendo, che è la realtà che uccide il mito, distruggendo ciò che c’era di più bello sulle nostre sponde.

Paolo Rumiz ci tiene a dire che è un libro scritto di notte, e non è un dettaglio. Al buio, vicino al fuoco, sono nate le storie ed i racconti delle nostre radici.

Canto per Europa è tutto questo è molto altro ancora, raccontato con ritmo e respiro giusto per farci apprezzare ogni capoverso.

Emanuele Caldarelli