I cammini del giubileo
Nascono cinque nuovi cammini senza barriere, accessibili a tutte e tutti, per l’Anno Santo. Esperienze spirituali ma anche una rigenerazione con se stessi, per riscoprire la nostra interiorità sommersa dal troppo a dallo spreco. Il cammino in luoghi incantati dove si percepisce la presenza energetica immateriale. All’aria aperta, tra boschi, sentieri, prati, fiori, animali. Il creato che si manifesta in tutta la sua forza naturale. I cammini attraversano santuari, luoghi d’arte, di culto, lungo il nostro bellissimo Paese. Terre dimenticate, ora rese accessibili dal lavoro di volontari che hanno ripristinato antichi sentieri. Alcune diocesi, supportate dal servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità. Una inclusione immersiva nella bellezza della natura, a stretto contatto contatto con la nostra essenza più profonda.
L’Anno Santo apre la porta Santa, ma apre anche alla inclusione eliminando gli impedimenti, facendo di ognuno di noi un camminante verso una nuova vita. Oggi sono cinque gli itinerari proposti: Locri-Gerace, Amalfi-Cava dei Tirreni, Senigallia, Campobasso-Bojano e Ravenna mosaici. Una grande opportunità per affrontare con la forza dello spirito, il cammino dei luoghi di riflessione e ricerca di noi stessi. Costruire l’accoglienza per dare ospitalità a tutti coloro che cercano conforto e rinnovamento, per uscire dallo sconforto del quotidiano. I camminanti, i pellegrini, conosceranno luoghi e assaporeranno cibi tipici locali. Ogni sentiero una esperienza di rinascita, di conoscenza, condividendo il pane e la natura. Entreranno in contatto con le tradizioni spiegate dagli abitanti del luogo. La cartellonistica è stata progettata dagli stessi abitanti con mappe tattili parlanti in grado di raccontare il territorio. Punti di soste, di seduta, di ammirazione dei paesaggi. Un universo fino ad oggi precluso a molti. I cammini del giubileo aprono nuove vie e nuove strade riconsegnando a tutti la possibilità di conoscerli. L’obiettivo rendere fruibile il diritto universale alla bellezza naturale del creato.
Emanuele Caldarelli