Condannati a morire

Condannati a morire, i migranti, vengono abbandonati nel deserto, lasciati affogare in mezzo al mare, violentate e stuprate nei campi di detenzione; ogni giorno decine di donne, uomini e bambini, vengono lasciati morire.

Il 2024, scrive l’OIM (organizzazione mondiale per le migrazioni) è stato l’anno in cui è stato registrato il più alto numero di morti lungo le rotte migratorie. Almeno 8.938 persone hanno perso la vita mentre fuggivano dalla guerra, dalla fame e dalla violenza. Ogni giorno un barcone affonda. Ogni giorno nel deserto si muore di stenti, sete e fame. Ogni giorno nel lager di detenzione libici si viene violentati. Ogni giorno, tutti i giorni, bambini e donne vengono lasciati morire nella più assoluta indifferenza della Europa. La stessa Europa che vuole spendere 800 miliardi di euro per il riarmo. Una Europa incapace di una politica di pace e accoglienza, finanzia le guerre e lascia morire lungo le rotte migratorie migliaia di persone.

I dati dell’OIM confermano una tragica tendenza negli ultimi cinque anni, caratterizzati da un aumento annuale delle morti. Il numero dei decessi dello scorso anno supera il precedente record del 2023 quando furono documentate 8.747 morti tra i migranti. “La tragedia del crescente numero di morti tra i migranti a livello globale è inaccettabile e prevenibile. Dietro ogni numero c’è un essere umano, qualcuno per cui questa perdita è devastante” ha dichiarato la ViceDirettrice dell’OIM, Ugochi Daniels “ l’aumento delle morti in tante regioni del mondo dimostra la necessità di una risposta internazionale e olistica che possa prevenire ulteriori tragiche perdite di vite umane”.

Le rotte migratorie sono state trasformate in rotte della morte, con il silenzio-assenso dei governi e delle Istituzioni economico-finanziarie internazionali, che nulla fanno e nulla smuovono per evitare una così drammatica ecatombe umana. Anzi, sono sempre più impegnati (governi e finanze) a foraggiare guerre, armi e riarmi, togliendo risorse al benessere della umanità intera. Nel mondo c’è la fame, ma si finanziano acquisti di carri armati. Nel mondo non ci sono ospedali, ma si finanziano acquisti di bombe. Nel mondo la povertà uccide, ma si finanziano operazioni speculative che arricchiscono i già ricchi. Intanto sulle rotte migratorie i bambini affogano, muoiono di sete, le donne stuprate e violentate. Nel mondo, la violenza continua a essere una delle principali cause di morte per le persone in movimento. Dal 2022, almeno il 10% di tutti i decessi registrati tra i migranti è dovuto alla violenza. Ma il numero reale delle violenze, delle sparizioni, delle morti, di migranti, è molto più alto, poiché molte di queste tragedie non vengono documentate a causa della scarsità di fonti ufficiali.  I migranti, cioè bambini, donne e uomini, muoiono ogni giorno, lasciati morire da una Europa che respinge, non accoglie mentre spende 800 miliardi di euro per il riarmo.

Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini

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