Troppe informazioni, troppe notizie false

Guido faloci

Quando le potenzialità della rete, sono usate in malo modo

Oggi, con la rete, al cittadino medio sono date molte più possibilità d’informarsi che in passato. Ma l’avere a disposizione anche tante notizie che l’informazione ufficiale non riporta, nasconde la pericolosa insidia della disinformazione con tante notizie false non-controllate.

Non è facile riuscire a raccapezzarsi tra i tanti siti che raccontano realmente delle notizie taciute per censura e le tante bufale che vengono riportate per vari fini. Spesso, partendo dai social vengono diffuse una marea di falsi articoli, propinati da siti abilmente costruiti per sembrare “seri”, magari corredati di immagini e filmati, con alla base notizie prive di ogni fondamento. Poi, quando il loro contenuto susciti il gradimento dello sprovveduto (e distratto) lettore, basta che questo clicchi (sempre distrattamente) un mi piace o un condividi, per diffondere sempre più la notizia. Ma, se oggettivamente una notizia falsa rimane tale anche dopo milioni di condivisioni, non è così anche nelle menti di lettori passivamente inclini a non verificare mai la fonte.

Nonostante le smentite e le precisazioni, a distanza di tempo ancora eccheggia in commenti ed in discussioni, anche dal vivo, il ripetersi della bufala una volta propinata: episodi violenti mai accaduti; la paghetta data ai richiedenti asilo; grandi successi riportati da un movimento, che magari ha anche votato contro certi atti parlamentari…

E’ la fame di notizie che confermino il nostro pensiero, a farci prendere per buona quella che leggiamo e diffonderla; è il bisogno di conferme al nostro pensiero, alla nostra appartenenza politica, che ci spinge a credere anche fatti palesemente falsi. Il modo per superare lo scetticismo dei più semplici è il dichiarare preventivamente che si tratti di notizie “oscurate” dall’informazione ufficiale, per una qualche forma di censura.

Così si diffonde la partigianeria, il radicalismo religioso, la disinformazione: invece che un prezioso strumento, internet diviene un pericolo per tutti coloro che non hanno sufficienti strumenti culturali e un adeguato spirito critico, che porti a verificare ogni notizia.

di Mario Guido Faloci

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