Andrea Camilleri, uno scrittore in famiglia

Andrea Camilleri ha un sorriso accogliente e nel suo personaggio, Montalbano, conosciuto nel mondo, amato quasi sempre, detestato molto raramente, quel sorriso è stato trasferito, insieme alla sua parlata siciliana. Un accento che con i film e con i libri è diventato narrazione di un cantastorie di racconti moderni, dove il paladino gira su una vecchia auto, in una terra assolata, dai muretti a secco, campagne infinite e mare trasparente. E combatte il male.

A noi Camilleri piace, è simpatico. Ascoltarlo quando spiega le trame degli episodi del commissario Montalbano, ci trasforma in nipoti che attendono che il nonno,  il papà, uno di casa, insomma, un affetto, racconti la sua storia, portandoci per un poco in un pianeta diverso, quello della fantasia e dei sogni.

Per questa sua capacità di entrare in casa senza disturbare, per quel suo modo di fare, ironico e piacevole, ci siamo affezionati non solo al personaggio, ma anche al suo autore. L’appuntamento con il Commissario e con Camilleri è diventato un incontro in amicizia.

E se anche a qualcuno tutto questo non piace, poco ce ne importa.

L’amore e l’affetto nascono spontanei, durano nel tempo, e Montalbano è entrato nelle nostre librerie e cuori, portandoci a conoscere l’Andrea Camilleri scrittore e uomo.

Gli mandiamo un grande abbraccio da queste pagine, con l’infinita simpatia con cui lo abbiamo ascoltato per tanto tempo e con il desiderio di ascoltarlo ancora.

 

 

Print Friendly, PDF & Email