La mia etnia è …?

“Ti giuro Paolo, cominciavo a preoccuparmi. Tutti quei sorrisi soddisfatti, quelle pacche sulle spalle mi facevano sentire a disagio e non capivo il motivo di tanta benevolenza nei nostri confronti. Per fortuna c’era con noi la guida che tradusse quell’entusiasmo “L’hanno scambiata per uno di loro che ha sposato la donna bianca dagli occhi azzurri e dai capelli biondi”. Feci buon viso a cattivo gioco e per tutta la passeggiata ricambiai i loro sorrisi più rilassato”.

L’aneddoto del mio caro e vecchio amico Nicola risale alla fine degli anni Ottanta e si era a Tangeri. Nicola e Laura erano in viaggio di nozze, in crociera. Nicola ha la carnagione scura, come tanti nostri connazionali, Laura invece ce l’ha molto chiara ed è altrettanto italiana. Italiano era pure mio suocero, che sempre negli anni Ottanta lavorò per qualche anno in Arabia Esaudita. Con un suo collega erano andati a fare delle compere a Gedda. Al ritorno il tassista di un taxi che poteva trasportare solo occidentali, non voleva farlo salire perché lo aveva scambiato per un suo pari di altre nazionalità, arrendendosi solo all’esibizione del documento d’identità. Anche mio suocero, lo avrete capito, aveva la carnagione scura e tanta bontà d’animo (mi si consenta questo omaggio): il sole dell’Arabia aveva fatto il resto.

Scommetto che vi starete chiedendo perché vi sto raccontando di cose di quaranta e passa anni fa: forse perché voglio parlarvi “dell’etnia tutta italiana che va difesa”? Vi giuro e ve lo dico con il cuore, che non so se ridere o piangere alle continue manifestazioni di ignoranza saccente di certuni. In genere saccente è colui che ostenta in maniera irritante un’erudizione più presunta che reale. Nel caso invece del cognato più famoso d’Italia (Certuno) si ostenta un’ignoranza, appunto, più presunta che reale e non è un volere essere umili. Non posso pensare infatti che un ministro della nostra repubblica, dopo aver chiesto scusa perché ignorante sulla “sostituzione etnica”, abbia continuato imperterrito ad usare termini come etnia, sostenendo addirittura che il nostro paese ha una sua propria etnia che va difesa. Nessuno mi toglie dalla testa che è un buontempone, che gli piace scherzare, e che ci piglia in giro, in linea, d’altronde, con i suoi colleghi di governo che non fanno altro che scherzare con gli italiani. La cosa divertente è che gli Italiani che li hanno votati non lo sanno… oppure no? Vuoi vedere che sono tutti dei bontemponi e che recitano tutti una commedia che s’è fatta farsa e che può finire in tragedia?

Nel dubbio scrivo testualmente “Etnia: comunità o sulla forte affinità di caratteri fisico-somatici, culturali, linguistici, e storico-sociali.

In un paese come il nostro, con una storia come la nostra, terra di conquista di tutti, rabberciato alla meglio come Stato, appena centocinquanta anni fa, parlare di “etnia tutta italiana che va difesa” lo ammettano anche i fedeli, non vi lascia un tantino perplessi? “Viva l’Italia, derubata e colpita al cuore, viva l’Italia che non muore”

Caro Francesco… (Il caro è riferito a De Gregori, non a Lollobrigida)

Paolo Sabatino

 

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