Mi consentano

Credo che nessuno più di Silvio possa giudicare sé stesso, e di sé stesso, l’ex cavaliere aveva una considerazione smodatissima: quasi alto, un tantino pelato, bellissimo uomo, grandissimo amante o amatore, scaltrissimo imprenditore con conoscenze importantissime nel mondo della finanza, superlativo presidente di calcio, maestoso intrattenitore (più di qualcuno è rimasto strozzato per le risate alle sue barzellette), cantante superbo, il più Guru di tutti per le tante ragazze in cerca di verità assolute, il più grande dei presidenti operai, l’uomo della pace nel mondo, amico intimo dei potenti nel mondo, e credo che detenesse anche il record del mondo di durata di una scorreggia.

Insomma, un grandissimo, checché se ne dica. La cosa di cui i comunisti (ho dimenticato di indicare nelle qualità di cui sopra, che Silvio, i comunisti li ha massacrati, li ha più che dimezzati, li ha ridotti come i Lunghi Coltelli nel secolo scorso hanno ridotto i Pellerossa) non potranno mai capire è che a pensarla allo stesso modo di Silvio, non sono i politici che piangono in TV, ma le massaie, le attrici da 1000,00 euro al mazzo, le massaggiatrici ( sia quelle vere che quelle false), gli autisti di pullman di donnine allegre da portare negli spogliatoi per rinvigorire calciatori volenterosi, le operaie tifose del Milan, le mogli dei calciatori, le vedove, le casalinghe vere, gli imprenditori falliti, gli evasori fiscali, quelli sposati tre volte, i gossipari, i Corona, gli stallieri. Insomma, un mondo intero si sentirà orfano. Mi sto commuovendo, non dirò altro. Ciao Silvio, buon viaggio. Ah, dimenticavo, ora che vai su…non è scontato dici? Beh, non hai tutti i torti…e poi sai che barba…hai ragione, da uomo intelligente quale sei, meglio stare al caldo, eh? Quale che sia la tua destinazione, ti prego di rimanere umile, mi raccomando non farti prendere dalla tentazione di cambiare l’ordine delle cose, va bene?

Paolo Sabatino