Delenda est…
- Alua? Comm’ a l’è Gennaro, hai portou la pizza? Io la cima l’ho portata
- Hai fatto bene, bravo guaglione, aggia sempe ditto che non tutt’è ligure so’ pigna. Io ti ho portato la margherita.
- Abbassa la voce, che se ci sente si mette a sbragià.
- Ho il tono della voce alta, che ci posso fare? È un dono della natura, ti faccio un assolo?
- Sempre a vantarvi voi napoletani, come se l’aveste inventato voi il bel canto.
- Vuo’ vedè che l’avite inventato vuje a Sanremo mò? Non dimenticare caro Romolo che la prima volta che a Sanremo hanno fatto un festival della canzone era un festival della canzone napoletana, nel 1932 e proprio al casinò.
- Non chiamarmi Romolo che nessuno mi ci chiama più ormai. Sono Remo per tutti. Attento, sta venendo Pietro, se ci sente dire qualche parola in dialetto va subito a riferire. Che spione. Sai una cosa Gennaro, noi pure siamo martiri ma non ci atteggiamo mica come fa lui.
- Vabbuò… m’è scappate mannaggia ‘a miserie, meno male che non m’ ha sentute. Pietro e tutti gli altri apostoli, come pure Paolo, sono tutti raccomandati, che vuoi farci. Ti ricordi quando siamo arrivati? Siamo stati costretti ad imparare l’ebraico… ognuno ha le sue debolezze e Lui, per la sua terra ce le ha sempre avute… e nunn è giuste. Come se io avessi preferenze per le canzoni napoletane e tu per quelle genovesi …Scusa Roemu, ma ci sono canzoni genovesi belle come quelle napoletane?
- Non cominciare di nuovo, tanto di cappello per le vostre, ma pure dalle parti nostre sono venuti su bravissimi cantautori, vuoi negarlo? Piuttosto hai visto che spettacolo indecoroso al Festival?
- -Hai ragione, quel comunicato fatto leggere alla Venier è di una vergogna assoluta. Una brutta storia, mi dispiace per gli Italiani.
- Io veramente parlavo della polemica con il rapper napoletano e Angelina.
- Io invece pensavo a quella gente che sta morendo a Gaza, ai loro assassini e a quelle bestie che non fanno niente per evitarlo. Ne ho parlato pure con Lui e la pensa come me. Sarebbe pure tentato ad intervenire, ma…maledetto libero arbitrio. L’ho visto tanto sconsolato. Ripone tanta fiducia nel suo rappresentante in terra e ci chiede di pregare per lui. Che t’ aggia dicere, Roemu? Diamoci da fare
- Hai ragione, a moae di belinoin a l’è de lungo graia
- E parla italiano che nessuno ti capisce, mannaggia ‘a capa toja. Io toglierei però il belin, ci metterei un mostro: La mamma dei mostri è sempre incinta.
Paolo Sabatino