La mostra di Yayoi Kusama
I biglietti per la mostra “Yayoi Kusama. Infinito Presente”, che si tiene a Palazzo della Ragione di Bergamo fino al 21 aprile 2024, sono stati subito venduti tutti. L’evento è organizzato dall’associazione culturale The Blank Contemporary Art in collaborazione con il Comune di Bergamo, nell’ambito di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura, e ha come curatore Stefano Raimondi, direttore artistico dell’associazione. L’esposizione, che celebra una figura di spicco dell’arte contemporanea internazionale, ha segnato un record con la vendita di oltre 93mila biglietti. Per approfondire il racconto di questo fenomeno inaspettato, Forbes Italia ha dialogato con Stefano Raimondi, direttore artistico e mente dietro al progetto presso The Blank Contemporary Art.
Raimondi condivide: “Ho dato vita a The Blank nel 2010, all’età di 28 anni, dopo aver maturato esperienze come curatore indipendente. L’idea di fondare l’associazione culturale è nata durante il mio soggiorno a New York, spinto dal desiderio di ritornare a Bergamo, mia città natale, per contribuire positivamente alla comunità e al mondo artistico. The Blank, il cui nome evoca l’idea di uno ‘spazio vuoto da riempire’, mirava a rispondere a certe carenze locali. Nel corso degli anni, abbiamo realizzato progetti che hanno coinvolto più di 400 artisti, inclusi sia maestri affermati come Pipilotti Rist e Giulio Paolini sia talenti emergenti quali Nora Turato e Marianna Simnett.
Il fulcro di Bergamo Brescia Capitale è la concezione della cultura come forma di cura, unita ai temi della città dai tesori nascosti e della città della luce. Fin dall’inizio, ho immaginato che ‘Fireflies on the Water’ di Kusama, esposta a Palazzo della Ragione a Bergamo, avrebbe potuto offrire un’esperienza indimenticabile. Chi, se non Kusama, può incarnare meglio il potere terapeutico dell’arte? E quale opera, se non una delle sue celebri Infinity mirror room, in cui si è avvolti da una miriade di scintillii luminosi, potrebbe rappresentare questo concetto al meglio? E quale location migliore, se non uno dei palazzi comunali più antichi d’Italia, per ospitare un’opera simile?
Ottenere in prestito una Infinity room di Kusama è già di per sé un’impresa ardua. Se a farne richiesta è un’associazione culturale anziché un museo, diventa quasi un miraggio. Il prestatore dell’opera, il Whitney Museum of American Art, è tra i più prestigiosi a livello mondiale. Il nostro percorso e la reputazione costruita negli anni da The Blank erano però noti e rispettati, e grazie all’incoraggiamento di una cara amica e curatrice del museo, Chrissie Iles, ho deciso di avanzare la richiesta. Tra la presentazione della domanda e l’ottenimento del prestito sono trascorsi più di sei mesi, al punto che avevo perso ogni speranza. La conferma del prestito è stata per me fonte di grande gioia, ma anche di preoccupazione per l’impegno economico che l’organizzazione di una mostra del genere implica: i costi associati alla sola esposizione di Kusama equivalevano al bilancio di oltre quattro anni di attività di The Blank.
La fama dell’artista ha giocato un ruolo cruciale, così come la strategia di marketing e comunicazione. Fondamentale è stato anche il sostegno delle istituzioni locali e dei partner. Infine, l’anno in cui Bergamo è stata designata capitale della cultura ha rappresentato l’elemento decisivo.”
Infine afferma: “L’eredità della mostra di Kusama si articola in tre preziose doti. La prima è di carattere culturale: l’evento ha elevato la città nel panorama dell’arte contemporanea come mai prima d’ora. La seconda riguarda l’aspetto economico: secondo i dati forniti da Visit Bergamo, l’ente turistico locale, la mostra ha prodotto un impatto economico sul territorio di 7,6 milioni di euro. La terza dote è relazionale: l’esposizione ha permesso di tessere legami con i 93mila visitatori e ha generato interesse in altre 110mila persone che, non avendo potuto visitare la mostra per la sua completa prenotazione, hanno richiesto informazioni sulle future iniziative culturali. Evidentemente, ci aspetta un impegno considerevole per il futuro.”
Aurora Ercoli