I nuovi santini

Sapete cosa è un santino? Sicuramente quelli più grandicelli ricorderanno quel cartoncino rettangolare tascabile con l’immagine stampata di Cristo o di un santo. La scelta del santo dipendeva dal luogo dove si viveva o dove si trovava il santuario o la chiesa a lui dedicata, che le mamme o le nonne visitavano in pellegrinaggio. Non era infrequente che ci fossero commistioni e quindi che le mamme e le nonne di cui sopra, infilassero in tasca o addirittura nel portafoglio l’immagine di Sant’Antonio con quella di San Francesco oppure di Santa Rita: senza far torto ad alcuno, più ce n’erano e meglio era. Sicuramente imbarazzante poteva risultare il momento in cui tiravi fuori dal portafoglio i santini con le banconote mentre eri al bar e te la stavi tirando con delle ragazze (eri all’oscuro dell’incursione evangelica del “fuoco amico”): il tuo sorrisino di circostanza non ti salvava dai loro sorrisini di scherno.

C’era anche chi faceva la collezione di santini e non necessariamente per motivi religiosi ma tu non lo sapevi ancora e quindi non potevi giocartela. Sul retro dell’immagine santa in genere c’era una preghiera o una richiesta di protezione dai mali del mondo e dalle tentazioni. Sono anni che non vedo più in giro santini di carta mentre invece vedo sempre di più santini elettronici diffusi sul web, in particolare sulla rete sociale per eccellenza: Facebook. Sento già ronzare nelle orecchie i rimproveri affettuosi delle mie figlie che mi ripetono continuamente che ormai FB è una rete per vecchi ma io fingendo una sordità che potrebbe essere giustificata dall’età, imperterrito, vado avanti con le mie asserzioni sull’eccellenza dell’utilizzo di questa rete. Non mancano sulla stessa, immagini sante vere e proprie sia chiaro, ma quelle che impazzano di più e con una frequenza fastidiosa (ahinoi) sono quelle dei nuovi santi con le citazioni, vere e presunte, ad indicare la strada per la salvezza, anche questa vera o presunta. Si tratta per lo più di personaggi pubblici, amati o meno, vivi o morti: attori, scrittori, saggisti, conduttori televisivi, cantanti, filosofi (veri o presunti). Per quelli morti il giorno prima, per gli utenti “fedeli” è tutta una rincorsa a spulciare, per trovare la citazione che dovrebbe fare più effetto (almeno nelle buone intenzioni di chi pubblica) e non è difficile che in tanti si sorprendano che il/la defunta potesse avere tante frecce a disposizione (magari fino al giorno prima a stento ne conoscono il nome).

Consola che gli haters non pubblichino contro santini e si limitino solo nei commenti a diffondere il proprio astio: potrebbero anche farne a meno ma, si sa, lo spasmo odiatore, non rispetta il dolore, vero o presunto. Ovviamente non sono da considerarsi santini le immagini (ad esempio) della Meloni, e non perché non siano di forte impatto: una citazione, per essere tale ed essere santificata, non può essere in alcun modo in contraddizione con quanto si è citato qualche anno prima. Vale, sia chiaro, anche per qualche altro politico (Renzi ad esempio). Insomma, ci vuole coerenza per la certificazione e, per essere, spero, più esaustivo faccio un altro esempio, certo molto più terra terra, ma giusto per rafforzare l’idea. Sapete chi è Materazzi? Per chi non lo sapesse, è stato un calciatore della nazionale e dell’Inter (non c’entra la mia fede calcistica) ed è un tifoso sfegatato, a sua volta, del club più importante di Milano. Ora pensate ad un santino di Materazzi che inneggia alla Juve…oppure pensate a frasi mielose sull’amore dettate da Charles Bukowsky, suvvia.

Paolo Sabatino