L’illusione Sturmtruppen di Trump
Il recente vertice Nato dell’Aia sembra avere ristabilito il suo ordine gerarchico militare. L’attuale presidente americano è riuscito imporre a tutti gli alleati – tranne che a uno, la Spagna – l’aumento dal 2% al 5 % del bilancio statale per le spese militari e le necessarie strutture logistiche di sostegno. Tradotto: di quel 5%, il 3,5% va speso per acquisto vivo e diretto di sistemi d’arma tecnologicamente avanzati; l’1,5% per attrezzare tutte le strutture fisiche e digitali, informatiche, di sorveglianza, sicurezza, spionaggio necessarie alla massima operatività sul campo di truppe e armamenti.
Trentadue sono gli Stati che costituiscono la Nato, North Atlantic Treaty Organization, Organizzazione del Trattato Nord Atlantico. La sigla va specificata bene, affinché non sfugga che trattasi dell’alleanza militare, atta a sostenere quella politica, tra gli Stati del Nord ricco e potente del pianeta. In altri termini, è l’alleanza di quello che si autodefinisce Primo Mondo, in opposizione, contrasto con – soprattutto il Secondo Mondo, ma poi anche Terzo, Quarto. In un mondo già nettamente diviso tra le due super potenze atomiche contrapposte Usa e Urss, principalmente contro quest’ultima la Nato si costituisce il 4 aprile 1949. Non a caso, la Nato è chiamata anche l’ombrello atomico dell’Occidente. Ombrello per mettersi al riparo da chi? Dall’Unione Sovietica, appunto, e dalla sua alleanza con gli Stati dell’Europa dell’Est, denominata Patto di Varsavia, o Cortina di Ferro.
L’intero mondo si reggeva sull’equilibrio del terrore, ossia quello della minaccia nucleare. Il vero scontro tra Primo e Secondo Mondo, però, avveniva su controllo, sfruttamento e sottrazione di risorse dal Terzo e Quarto Mondo, ossia dai Paesi più poveri e indifesi del pianeta. L’Unione Sovietica sosteneva e finanziava le lotte di liberazione nazionali contro l’imperialismo americano in Asia, Africa, America Latina. Gli americani, a loro volta, pianificavano e realizzavano colpi di Stato, per non farsi sgraffignare neanche un’oncia di risorse e materie prime là accaparrate. Tra i tanti, e per l’attualità del presente –, va ricordato quello del 1953, attuato insieme all’Inghilterra, in Persia, ossia in Iran, contro il governo di Mohammed Mossadeq. Un governo non dittatoriale, teocratico e oscurantista quale l’attuale degli ayatollah, ma eletto democraticamente, e aperto, laico, progressista. Che stava, però, nazionalizzando l’industria petrolifera.
Oggi il Secondo Mondo che contende il Terzo e il Quarto all’Occidente è innanzitutto la potenza economica della Cina, poi l’ex Urss, oggi Russia, e infine anche l’Iran, quest’ultima notoriamente priva di armamento atomico. Rispetto al secolo scorso, però, c’è un elemento geopolitico assolutamente inedito e travolgente. È l’autonomo e spontaneo costituirsi del Terzo e Quarto Mondo in potenza migrante a mani nude, del tutto disarmata e disarmante. Non più farsi rappresentare, strumentalizzare, sottomettere da qualcun altro, Primo o Secondo Mondo che sia. Ma venire direttamente nelle metropoli e nei territori centrali dell’Impero occidentale a godere del benessere edificato sulle razzie e lo sfruttamento del polo planetario della miseria, per aggravarne le condizioni, rendendolo così sempre più dipendente. Di fronte a questa non costituente, ma destituente potenza spoglia, tutta la gloria militare trumpiana all’ultimo vertice Nato non può davvero che finire a Sturmtruppen, il celebre fumetto satirico di Bonvi degli anni ’70-80 del secolo scorso. Una spinta che – simile a un bradisisma perpetuo – sorge e si propaga dal sottosuolo stesso dell’ingiustizia planetaria non lo può fermare niente e nessuno. Più ne ammazzeremo e respingeremo, più ne sbucheranno fuori e ne verranno avanti. Li potremo chiamare anche zombies, ossia non-uomini – così come i nazi chiamavano figuren, pupazzi, pezzi i corpi degli ebrei gassificati, proprio per non considerarli neanche nominativamente umani –, ma poco cambia. Anzi, sommandosi nuove ingiustizie alle vecchie, ancora più prorompente si fa la contraddizione planetaria. Contro gli esodi per cataclismi da cambiamenti climatici, carestie, dittature, guerre, non ci sono droni, bombe anti bunker, persino minacce atomiche che tengono. I dannati della Terra, tanto per ricordare il cruciale libro del 1961 di Franz Fanon, sono in marcia, come formiche ed elefanti insieme. Che Trump abbia ottenuto dalla Corte Suprema di prendere a calci in faccia migranti di ieri e di oggi, violando ogni dettato della Costituzione americana, aumenta spaventosamente sì la sua supponenza, ma ancora di più il grado della sua aberrazione ottica e mentale nel guardare in faccia la realtà. Insieme a lui, quella delle intere corti imperiali che servilmente, acriticamente gli si inchinano. Solo una nuova Nata, No Army Transnational Agreement – Accordo transnazionale per non più eserciti –, ci può salvare.
Riccardo Tavani