Nelle zone Covid Free il mercato immobiliare non si arresta, il caso delle Isole Canarie.

Scelta di vita più salutare e di un futuro più sereno, a dimensione umana e con l’illusione di una maggiore longevità sono il desiderio che si sta insinuando nelle speranze di tutti coloro che hanno subito, o tuttora lo vivono, il dramma di questa orribile Pandemia.

Individuare un posto dove tutto ciò sia realizzabile spinge pensionati, inoccupati e intere famiglie a decidere di cambiare località di residenza in cerca della cosiddetta ‘terra promessa’, di un paradiso terrestre o semplicemente fiscale, tutto ciò sta motivando numerosi italiani a lasciare la propria città natale.

Questi grandi flussi migratori si sono rivolti negli ultimi anni, come è ormai noto, verso le Isole Canarie… e nemmeno il famigerato Covid è riuscito a interromperli!

La richiesta quindi di abitazioni, in compravendita o semplicemente in affitto, ha enormemente inciso sul mercato immobiliare di queste piccole Isole nell’Oceano Atlantico. I prezzi delle case e dei terreni negli ultimi anni hanno subito un decollo smisurato e tuttora non vedono oscillazioni a ribasso se non per un 5-8%.

Gli avvoltoi dei mercati in crisi speravano di speculare sulle spalle dei bisognosi di liquidità rapide ma per il momento ciò non è avvenuto.

La certezza che presto tutto tornerà alla normalità e il turismo, non solo vacanziero, ripopolerà le Isole dell’eterna primavera, ha motivato numerosi proprietari che in passato hanno investito in questi luoghi a non volere diminuire il prezzo di vendita o affitto dei loro immobili.

Recenti studi sulla misurazione della disabilità fisica hanno infatti dimostrato che il benessere, con l’avanzare dell’età, dipende notevolmente dalle condizioni di salute della persona influenzate dall’ambiente e dalla società circostante.

Lo stato di salute fisica e mentale determina la qualità della vita degli individui nella loro quotidianità e il Virus ha messo a dura prova le grandi città e i centri urbani anche più sviluppati facendo emergere il problema della solitudine e della sofferenza, dell’indifferenza e a volte della mancanza di solidarietà spontanea.

La tradizionale struttura di sostegno basata sull’unico pilastro femminile sta andando alla deriva verso reti di sostegno più ampie, eterogenee e intergenerazionali. In questo contesto emergono non solo la famiglia, ma anche il vicinato e l’amicizia, con maggiore complementarità e sostegno bidirezionale.

Tutto questo si può incontrare in realtà abitative di piccole dimensioni e anche all’estero fra connazionali emigrati.

La richiesta di assistenza agli anziani con disabilità può provocare nei loro caregiver informali sentimenti di stress, depressione e ansia, disturbi del sonno e irritabilità, influenzando negativamente le condizioni fisiche, ma soprattutto quelle psicologiche, a maggior ragione quando questo compito è percepito particolarmente impegnativo.

La ingente presenza di Vitamina D nelle Isole Canarie aiuta a curare anche questi disturbi e i Norvegesi ne sono a conoscenza tanto che molti di loro hanno fatto una scelta di Salute e Benessere investendo 6 mesi della loro vita ogni anno in queste Isole che, soprattutto nel sud di Gran Canaria, anno il clima perfetto per garantire longevità….

Esistono infatti prove evidenti che mostrano il rapporto che lo stato di salute ha con il benessere e la qualità della vita degli anziani: esiste una relazione evidente tra stile di vita, invecchiamento e cura alla persona.

Pertanto il crollo del mercato immobiliare di fronte alla salute non si potrà mai realizzare!

di Tommasina Guadagnuolo

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