Al Mattatoio di Testaccio torna il Roma Fringe Festival

È partita lo scorso 6 gennaio l’ottava edizione del Roma Fringe Festival, rassegna di teatro indipendente che andrà in scena fino al 17 gennaio al Mattatoio – Pelanda, con serata finale al Teatro Vascello il 24 gennaio. 24 spettacoli provenienti da tutta Italia ma anche da Inghilterra, Messico e Svizzera, 24 piccole “lenti di ingrandimento” della scena contemporanea nazionale.

Sei spettacoli diversi ogni sera, divisi su 2 palchi, con una parola d’ordine: indipendenza. “Da questo concetto abbiamo creato, grazie all’adesione di 12 teatri in tutta Italia, a partire dal prestigioso Teatro Vascello di Roma, un circuito che abbiamo chiamato Zona Indipendente – spiega il direttore artistico del festival, Fabio Galadini – Una rete di 12 teatri che ospiteranno, nella stagione 2020/2021, lo spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2019. Questo, insieme alla possibilità di partecipare a uno dei fringe europei, è un premio, che al di là di riconoscimenti o titoli rappresenta in concreto una seria opportunità per l’artista o la compagnia vincitrice di far conoscere il proprio lavoro”.

Dalla commedia di tradizione italiana alla comicità, dal noir al teatro civile, passando per i drammi e gli spaccati di attualità, per un teatro che si fa anche politico e storico, guardando in particolare ai temi dell’inclusione e della diversità.
Il Roma Fringe Festival è la declinazione italiana del Fringe, il più importante festival mondiale di spettacolo dal vivo che si replica ogni anno in ogni capitale culturale del mondo. È nato nel 1947 a Edimburgo e conta oggi circa 240 festival annuali, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Asia alla nostra Europa. La sua grandezza è data dai numeri (19 milioni di persone in tutto il mondo vedono 170 mila artisti replicare 79 mila spettacoli) e dai nomi che sono usciti da questi palchi: Ewan McGregor, Hugh Jackman, Tim Roth e Hugh Grant.

Il Fringe è arrivato a Roma nel 2012, patrocinato dalla World Fringe Society, grazie all’impegno e alla direzione artistica di Davide Ambrogi, e ha trovato casa prima a Villa Mercede, poi nei Giardini di Castel Sant’Angelo, infine a San Lorenzo nel 2017. Quest’anno la location sarà nel cuore di Roma, negli spazi del Mattatoio – La Pelanda di Testaccio, uno splendido esempio di architettura industriale di fine Ottocento, un luogo funzionale alle diverse drammaturgie che si presta con duttilità e agevolezza agli spettacoli in concorso.

La finale del festival è in programma il prossimo 24 gennaio, al Teatro Vascello, e a decretare il vincitore sarà una giuria composta, tra gli altri, da Manuela Kustermann, Ulderico Pesce, Valentino Orfeo, Ferruccio Marotti, Pasquale Pesce e Pierpaolo Sepe. E sarà tutt’altro che un compito semplice.

di Lamberto Rinaldi

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