Muriel la donna che ha messo Trump KO

Sicuramente Joe Biden non sentiva il bisogno di un’altra candidata alla vice-presidenza ma se tenere testa a Donald Trump è una qualità molto apprezzata, ecco allora proporsi alla ribalta Muriel Elizabeth Bowser, nera, 48 anni, sindaca di Washington dal 2015.

Muriel si prende la pole position, almeno a livello mediatico, per essersi schierata con i manifestanti nelle proteste anti-razziste provocate dall’uccisione, il 25 maggio a Minneapolis, di George Floyd per mano di un poliziotto bianco. Una scena impressa nella mente di tutti e nella storia.

Irritata con la scelta di Trump di una repressione “Law & Order”, la sindaca ha fatto scrivere Black Lives Matter in giallo a caratteri cubitali lungo la 16ma Strada, che incrocia Pennsylvania Avenue proprio all’altezza dell’ingresso della Casa Bianca. Si discuteva di chi fosse la strada e la sindaca ha voluto fosse chiaro che quella via è del Distretto e di chi manifesta pacificamente. E questo dopo che il 1 giugno, le forze di sicurezza avevano allontanato da Lafayette Square, davanti alla Casa Bianca, i manifestanti con gas lacrimogeni e pallottole di gomma per far passare Trump che voleva farsi una foto davanti alla chiesa di St. John con la Bibbia in mano.
Altra immagine che ha scatenato rabbia e sgomento per una buona percentuale di americani e non solo.

Vedendo quelle immagini la Bowser disse di essere indignata e sconvolta in quanto le persone non stavano violando il coprifuoco, né stavano attaccando qualcuno, non era una rivolta che andava sedata. Liberi cittadini sono stati invece aggrediti dalle autorità e questo lei lo considera come molti un fatto gravissimo.

La sindaca dunque, non è rimasta passiva di fronte alle violenze, come non lo era stata con il coronavirus prolungando ed estendendo il coprifuoco, una misura estremamente rara nella storia della capitale, ma condivisa dal capo della polizia Peter Newsham. Infine ha rallentato l’avvio della fase 2 rendendosi perfettamente conto della gravità della situazione.

Ma chi è questa donna che ha osato contrastare il potente Trump?

Muriel Elizabeth Bowser fu eletta nel 2014 sindaco del Distretto di Columbia col 55% dei voti, succedendo a Vincent Gray, da lei battuto nelle primarie. Nel 2018, fu rieletta col 76,4% dei voti. È la seconda donna sindaca della capitale e la prima a essere rieletta. A Washington, per un democratico è più difficile vincere le primarie che le elezioni: la città vota democratico anche all’80% e capita che i repubblicani non presentino neppure un candidato. Il Washington Post le riconosce il merito di avere restituito integrità all’Amministrazione, di avere reso la capitale di nuovo prospera e di avere alzato il salario minimo da 10,5 a 15 dollari l’ora, come già è in molte città. Va detto che il salario minimo federale è fermo a 7 dollari e 25 centesimi.

Robert McCartney la elogia perché ha applicato la legge e mantenuto l’ordine rispettando il diritto dei cittadini a protestare, evitando di creare le condizioni per un ricorso all’esercito nei confronti dei neri e di altre minoranze.

Insomma una donna di polso, battagliera e coraggiosa che ha conquistato con la sua onestà intellettuale e la sua determinazione a stare sempre dalla parte della giustizia, buona parte della popolazione americana.

Perché i più deboli si sono sentiti compresi e in lei vedono quel barlume di speranza che serve loro per credere in un cambiamento auspicando un futuro migliore per tutte la minoranze. Un futuro che sia anche solo più giusto ed equo per tutti.

di Stefania Lastoria

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