Tutto l’amore in una coppa

“Tutto l’amore in una coppa/ ampia come la terra/ l’amore con stelle e spine/ ti ho dato…” un verso di Pablo Neruda è appena sufficiente per descrivere “Roma doc E.L.” un rosso di Poggio le Volpi, cantina laziale di Monte Porzio Catone in provincia di Roma.

Assaggiato qui al Vinoforum 2020. Un omaggio al territorio, così c’è lo presenta Rossella Macchia allo stand le Donne del Vino.” Roma “ piccola suite in rosso maggiore, un corpo nudo, una goccia carnale. Rossella sorride, sussurra del suo vino, io ascolto rapito le sue parole. Piove.

La pioggia non la sento. Sento Roma. Ascolto Rossella Macchia che racconta di un territorio dove non tramonta mai il sole. Il tempo sembra essersi fermato. “Ti guarda come mai occhi umani torneranno a guardarti” scrive Neruda. Sembra essere il principio di una storia, di un sogno, di un incanto, che solo il vino così sapientemente miscelato riesce a farti sentire.

Questo racconta Rossella mentre mi mostra la bottiglia e l’etichetta sapientemente cesellata da un mastro orafo di rinascimentale memoria. Una vera opera d’arte. Per un vino così pregiato nelle sue rotondità, nella sua forza minerale di terra plasmata dal Vulcano laziale, che nasce da un suolo pozzolanico e sabbioso, ci vuole una etichetta importante. Ascolto, ancora piove. Rossella mi fa notare il colore, rosso rubino scuro, luminoso, sanguigno. Alle narici si apre, intenso, complesso e profumato, con sentori di frutta matura.

Un blend, dice Rossella con un sospiro delicato, di Montepulciano, Syrah e Cesanese. Puoi sentire la ciliegia, dice sorridendo, ma sotto spirito. Speziato di cardamomo, china e pepe nero, di Cayenna aggiungo io. Poi c’è la macchia mediterranea, Macchia come il mio cognomeche ritrovo in questo elisir. Poi ancora fiori rossi, impreziositi di note balsamiche, morbide e levigate. “ Sono sentori di due corpi che si uniscono e si separano per poi fondersi”. Dove tu sei “Roma” io esisto. Il vino che entusiasma è il vino che fa dei racconti. La frase non è mia ma di Silvia Gelmiconosciuta qui allo stand delle Donne per il Vino. Fare dei racconti significa evocare storie, far sentire dentro un bicchiere un qualcosa che ci corrisponde e che inesorabilmente ci richiama all’amore per la vita. L’amore per il vino, l’amore per ciò che siamo. Lo stesso amore con cui Rossella mi ha raccontato la storia di “Roma DOC E.L.” Tutto l’amore in una coppa.

di Claudio Caldarelli

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