Come i giapponesi vivono il treno? Tutti i giorni in carrozza!

L’esperienza con gli Shinkansen (l’alta velocità giapponese) è assolutamente positiva: tutto vero… i treni spaccano il secondo. Basta pensare che nel 2019 su circa 145.000 treni che hanno transitato tra Tokaido, Tokyo ed Osaka il ritardo totale medio annuo per convoglio è stato di circa di 20-24 secondi.

Incredibile! Sfatiamo però subito un mito: la velocità non è così vertiginosa come si pensa e come si dice sebbene siano in grado di raggiungere anche i 400 km/h la loro velocità di crociera si aggira solitamente tra i 240 e 320 km/h, ovviamente per motivi sicurezza, e può variare in base alla tipologia del treno e alla tratta. Il nome di treno proiettile è entrato nell’immaginario popolare per via dello Shinkansen serie zero, il primo treno a operare tra Tokyo e Osaka caratterizzato da una forma appuntita che ricordava appunto quella di un proiettile.

La prima tratta a essere costruita è stata quella tra Tokaido e Shinkansen inaugurata il 1 ottobre 1964 e mise in collegamento le città più importanti dell’economia giapponese: Tokyo, Nagoya e Osaka.

Ad oggi è la tratta ad alta velocità più usata al mondo, con i suoi 378 treni e 458mila passeggeri al giorno.

La linea Shinkansen è unica e per certi versi migliore rispetto a quelle del resto del mondo: la prima fondamentale differenza riguarda già la progettazione di questa linea, quindi il lavoro a monte quando negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale (che come si sa aveva lasciato il Giappone letteralmente in ginocchio) per ripartire, il paese si aggrappò al progetto di una nuova innovativa linea ferroviaria così mentre il resto del mondo investiva nel trasporto aereo ritenuto più vantaggioso, il Giappone concentrò le sue risorse per sviluppare ancor di più e ancor meglio il trasporto via terra ideando una linea, la Shinkansen appunto, che avrebbe unito le principali città del paese con tempi mai visti prima.

Per la realizzazione di questo progetto hanno costruito una linea interamente dedicata allo scopo, caratterizzata da una larghezza del binario più grandi rispetto alle linee locali e da poche curve e molto larghe. I treni Shinkansen infatti non aggirano gli ostacoli che trovano lungo il percorso ma vanno dritti sparati infatti ci sono un sacco di gallerie ponti e sottopassaggi dove a essere sacrificato è sempre e solo l’altro mezzo di trasporto: il treno è il re!

 I treni di questa linea sono pertanto in grado di mantenere una velocità di crociera sempre costante e non risentono dei problemi e dei ritardi delle altre linee dal momento che praticamente ne hanno una esclusivamente per loro.

Un convoglio speciale di color giallo, denominato “dottor yellow” percorre invece la linea durante la notte controllando lo stato in sicurezza dei binari.

Grazie a questo sistema infatti, in 50 anni di storia, il conto degli incidenti fatali dello Shinkansen è ancora fermo a zero così come quello dei feriti e il ritardo medio che hanno sulle tratte non si calcola nell’ordine dei minuti ma di secondi, tenendo persino conto dei disastri naturali che potrebbero interrompere il servizio.

Il personale e i controllori a bordo tutte le volte che entrano in uno scompartimento si inchinano e quando escono si girano e si riinchinano in forma di rispetto verso i clienti.

Quando il treno arriva in stazione in circa 7 minuti tutti i sedili vengono girati, il treno viene completamente pulito, cambiato ogni poggiatesta ed è pronto appunto per ripartire: tutto questo servizio ha un costo probabilmente un pò più alto della media rispetto ad altre nazioni però il servizio è assolutamente eccezionale. In Giappone il treno è parte della vita di qualsiasi persona che vive in questo paese, c’è una cultura del treno differente e i treni sono molto più capillari, non solo gli Shinkansen ma tutti tipi di treni: basti pensare che in una città come Tokyo c’è pochissimo traffico e si può evitare di usare macchina perché c’è una rete talmente capillare di treni che non è conveniente…

di Tommasina Guadagnuolo

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