Occorre favorire ulteriormente l’inclusione

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina Diritti Umani, in occasione della Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità, che ricorre il 3 dicembre, intende ulteriormente sottolineare la necessità impellente di tempestivi interventi nella società, per favorire ulteriormente l’inclusione.

Il CNDDU chiede urgentemente al Ministero dell’Istruzione e del Merito di vigilare e intervenire in merito alla composizione del GLO (Gruppo operativo di lavoro per l’inclusione) e all’effettiva partecipazione di tutti i componenti previsti; sono pervenute diverse segnalazioni circa le assenze reiterate delle figure professionali esterne alla scuola, del rappresentante dell’unità di valutazione multidisciplinare dell’ASL di residenza dell’alunno o dell’ASL nel cui distretto si trova la scuole e degli specialisti. Amareggia constatare quanto vengano disattese le aspettative delle famiglie in relazione al conforto di pareri autorevoli da parte di specialisti che dovrebbero partecipare alle riunioni ma che invece disertano gli incontri. Solitamente in molte situazioni sono presenti solo famiglie, insegnanti e il dirigente.

Il GLO è composto secondo quanto previsto dal Decreto Interministeriale M.I. 29.12.2020, n. 182 all’art. 3: “dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe ed è presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato. Ne fanno naturalmente parte i docenti di sostegno, in quanto contitolari della classe/sezione.

Partecipano al GLO:

i genitori dell’alunno con disabilità o chi ne esercita la responsabilità genitoriale;

figure professionali interne alla scuola, quali lo psicopedagogista (ove esistente) ovvero docenti referenti per le attività di inclusione o docenti con incarico nel GLI per il supporto alla classe nell’attuazione del PEI;

figure professionali esterne alla scuola, quali l’assistente all’autonomia ed alla comunicazione ovvero un rappresentante del GIT territoriale;

l’unità di valutazione multidisciplinare dell’ASL di residenza dell’alunno o dell’ASL nel cui distretto si trova la scuola, partecipa tramite un rappresentante designato dal Direttore sanitario della stessa (ASL). Nel caso in cui l’ASL non coincida con quella di residenza dell’alunno, la nuova unità multidisciplinare prende in carico lo stesso dal momento della visita medica nei suoi confronti, acquisendo la copia del fascicolo sanitario dello stesso dall’ASL di residenza;

gli studenti e le studentesse nel rispetto del principio di autodeterminazione;

un eventuale esperto autorizzato dal dirigente scolastico su richiesta della famiglia, esperto che partecipa solo a titolo consultivo e non decisionale;

eventuali altri specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, psico-pedagogici e di orientamento, oltre che i collaboratori scolastici che coadiuvano nell’assistenza di base.

Ricordiamo che il GLO approva il PEI e la mancanza di collegialità può pregiudicare l’efficacia dell’azione didattica; specie laddove occorrano ulteriori delucidazioni di contenuto specialistico in presenza di patologie rare.

Il CNDDU chiede al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che venga approntato un report annuale relativo alle presenze GLO degli istituti scolastici; l’inclusione si persegue concretamente attraverso azioni incisive e funzionali al benessere degli studenti e delle famiglie.

prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU