Sono tutte storie: pronti a Roma per Più Libri Più Liberi

GiusyPresentata a editori e giornalisti la quindicesima edizioni di “Più Libri Più Liberi”, la fiera nazionale della piccola e media editoria che dopo mesi di polemiche e scontri tra i “grandi” del mondo dei libri, tra Milano e Torino, si conferma come l’appuntamento romano più importante per conoscere l’immenso mondo delle piccole case editrici che arricchiscono il panorama libraio italiano.
“Sono tutte storie, e meritano di essere raccontate” è il motto della kermesse che anche quest’anno andrà in scena al Palazzo dei Congressi dell’Eur, dal 7 all’11 dicembre. 379 espositori e più di trecento incontri per continuare il lavoro su lettura, cultura e storie, anche in un mercato che faticosamente tenta una risalita, come sostiene il ministro Franceschini all’inaugurazione della Fiera.
Con un doveroso omaggio a Dario Fo e Umberto Eco, “Più Libri Più Liberi” permetterà ancora una volta l’incontro e il confronto fra scrittori stranieri e italiani e tra i vari settori dell’editoria e linguaggi della cultura. Non solo libri, dunque: dalla fotografia al graphic-novel, dalla musica al teatro, la fiera romana crede nella commistione di generi e onora le proprie basi aprendosi al futuro. Proprio nei giorni della fiera si butteranno giù, infatti, le prime idee per Tempo di Libri, con i curatori della prossima edizione del neo nato Salone milanese.
Confermati gli spazi dedicati a bambini e ragazzi, che avranno come sempre la possibilità di conoscere da vicino lavoro e creatività delle case editrici, quest’anno arrivano in fiera le riviste e i periodici culturali, una novità dell’edizione 2016, che si apre inoltre al mondo del web, dando voce ai blogger che ai libri e a internet dedicano lavoro e riflessioni.
Tra passato e futuro, “Più Libri Più Liberi” si conferma, almeno in partenza, la manifestazione culturale più viva della capitale e quella più saldamente legata alla lettura e alla sua crescita, oltre le divisioni che mettono contro i grandi gruppi. Da non perdere, anzi: da raccontare.

di Giusy Patera

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