Qualcosa di nuovo?

Con l’incarico di primo ministro al prof. Conte si è finalmente chiusa la vicenda iniziata nel 2013 con lo streaming tra Bersani e il Movimento 5 Stelle.

Di esso anche oggi l’allora segretario del Pd commenta: “So che sembra strano, ma sono sempre stato orgoglioso di quello streaming, di avere accettato una situazione sgradevole per fissare un’idea. L’idea che la sinistra di governo deve ingaggiarsi con i nuovi movimenti”.

Sei anni dopo si è chiusa quindi la fase temporale dei governi Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Di Maio-Conte-Salvini, tutti formati con maggioranze parlamentari diverse, peraltro sempre eterogenee (come del resto quella in gestazione dopo il nuovo incarico al prof. Giuseppe Conte).

Difficile capire se sarà votato e quanto potrà durare questo governo, che, parafrasando Bersani, vede un nuovo(?) movimento ingaggiarsi con la sinistra (?) di governo.

Governo nuovo, di svolta?  Non sappiamo. Improbabile, del resto, che possa fare peggio di quelli precedenti.

Ma in ogni caso credo che sarà anch’esso senza diversi orizzonti, all’interno della logica Consumo-Profitto-Sfruttamento, forse appena con una modesta ridistribuzione della ricchezza.

Ci sono elementi di contraddizione che danno da pensare. Per il presidente Conte, come sia stato chiamato alla politica, addirittura alla presidenza del consiglio, uno sconosciuto professore universitario. Uno che ha poi accettato le teorie razziste di Salvini, coaccusandosi per evitargli il giudizio della magistratura; che in qualche modo ha evitato le sanzioni dell’Unione sul bilancio nazionale 2018; che ha accettato i due disumani decreti sicurezza; ma che anche, dopo il conferimento dell’incarico, ha parlato più volte di Nuovo Umanesimo, indicandolo come obbiettivo del governo.

Nuovo Umanesimo, è una espressione del pontefice, ma credo proprio che per Francesco abbia un significato molto diverso da quello che potrà mai mostrare il governo M5Stelle-Pd !

Mi dispiace che sia così, ma è lontano il tempo di vedere gli albori, di un Nuovo Umanesimo

Eppure, qualcosa si sta muovendo nel mondo, che fa sperare.

Nei giorni scorsi, 200 alti dirigenti USA, rappresentanti di imprese con complessivi 15 milioni di lavoratori, hanno indicato le matrici ormai indispensabili del nuovo capitalismo, una etica degli azionisti …

Non più l’espressione brutale, senza finzioni: «La responsabilità sociale delle imprese consiste nell’aumentare i profitti» …

 Ma, al suo posto, la determinazione che ogni impresa, accanto ai profitti, deve porsi come obbiettivi primari il rispetto dell’ambiente e il miglioramento reale della vita dei propri dipendenti, dei consumatori, dei fornitori e delle popolazioni (se non ricordo male, anche Marchionne, negli ultimi mesi di vita, disse qualcosa di simile).

Viene quasi da pensare che il nuovo capitalismo USA abbia riscoperto La Comunità di Adriano Olivetti.

Chissà, forse anche qualcosa di nuovo si avrà, anche nel nuovo governo.

In questi giorni di totoministri (di questo si parla, come di un calciomercato) si sono fatti nomi di persone di vera qualità.

Tra essi, si è fatto quello della professoressa Marta Cartobia, Vice Presidente della Corte Costituzionale, Prof. Ordinaria di Diritto Costituzionale all’università di Milano-Bicocca.

Che, parlando della società in cui viviamo, si è espressa con:       “L’impoverimento della maggioranza della popolazione mondiale e la distruzione della casa comune affonda le sue radici in un’economia sfrenata e priva di umanità”.

Che, richiesta del suo più grande insegnamento per i giovani, ha detto:

“Vivere sempre intensamente la realtà così come ci si presenta davanti, custodendo nel cuore gli ideali che ci fanno ardere.”

Ecco, se il nuovo governo avesse persone così, forse ci sarebbe veramente qualcosa di nuovo.

di Carlo Faloci

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