Superbonus, le nuove norme antifrode, in modo involontario, rischiano, in alcuni casi, di favorire la mafia

L’eccessiva prudenza nelle cessione del credito da parte del sistema bancario mette a rischio le piccole imprese artigianali. Facile per i mafiosi prestare uno pseudo soccorso a chi è in crisi di liquidità. Occorre che il governo attenzioni tale problematica ed intervenga con misure a sostegno degli artigiani
 
Firenze 10.03.2022.- Le nuove norme antifrode sui lavori da superbonus, in modo involontario, rischiano, in alcuni casi, di favorire la mafia.
 
Era sicuramente doveroso intervenire per bloccare le numerose frodi, ma l’eccessiva prudenza nelle cessione del credito da parte del sistema bancario mette a rischio le piccole imprese artigianali.
È giusto che il Governo attivi i controlli e che vi siano sanzioni durissime nei confronti dei truffatori, ma occorre prestare attenzione al fatto che si rischia di lasciare indietro le imprese artigiane sempre più esposte a probabili infiltrazioni mafiose per riciclare denaro.
È facile per i mafiosi prestare uno pseudo soccorso a chi è in crisi di liquidità.
Occorre che il governo attenzioni tale problematica ed intervenga con misure a sostegno degli artigiani”.
 
Lo dichiara Salvatore Calleri presidente della Fondazione Antonino Caponnetto
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Ufficio Stampa Fondazione Antonino Caponnetto
Nazzareno Bisogni
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