Orazio Costantino: una Medaglia d’oro al valore che non deve essere dimenticata
Orazio è un carabiniere scelto, viene dalla provincia di Messina, ha 37 anni e presta servizio presso la tenenza di Bagheria, in provincia di Palermo.
Ha due figli, di 7 e 3 anni, ed è sposato.
Carlo Pomo è un commerciante di vini di Casteldaccia, al quale è stata fatta recapitare una lettera anonima nel quale gli vengono richiesti 3 milioni delle vecchie Lire, da lasciare in un sacco presso un punto delle campagne della contrada “Fiorillo”.
Carlo si rivolge alle forze dell’ordine, che prontamente si fanno trovare sul posto il giorno della “consegna”.
Orazio Costantino sta partecipando all’appostamento assieme ai suoi colleghi. Appostamento che durerà una notte intera, fino alla mattina di quel lunedì 27 Aprile 1969.
Il gruppo di carabinieri sta aspettando i malviventi, quando ad un tratto eccolo: un uomo si avvicina al sacco simulante la somma richiesta. Orazio subito dice ai suoi colleghi: “Questo lo conosco” e prontamente, punta la sua arma verso l’uomo intimandogli di fermarsi. Purtroppo quest’ultimo gli lancia subito una scarica di pallettoni con il suo fucile da caccia ( la cosiddetta lupara) che porterà, poco più tardi, alla morte di Orazio, dopo essere stato trasportato al pronto soccorso di Bagheria.
I suoi compagni dicono che, prima di morire, Orazio abbia fornito degli elementi importanti per la ricerca dell’assassino.
Presto verranno arrestati, processati e condannati i fratelli Antonio e Giusto Parisi, il primo accusato di essere stato l’artefice dell’uccisione e condannato all’ergastolo, il secondo accusato di aver coperto il fratello facendo da “palo” e di aver scritto le lettere minatorie rivolte al signor Carlo. Quest’ultimo è condannato a scontare 13 anni di carcere.
Antonio Parisi chiede un permesso per uscire di prigione, per il matrimonio di sua figlia. Durante il permesso scompare e diventa latitante. Il fratello, invece, sconterà i suoi anni di prigionia.
I due moriranno nel 1982, nella seconda guerra di Mafia. Voci di paese dicono che Antonio sia stato ucciso e dato in pasto ai maiali.
Il Presidente della Repubblica, nel 1970, ha conferito a Orazio Costantino la Medaglia d’oro al Valor Militare.
di Ludovica Morico