La guerra è follia che distrugge

Improvvisamente le immagini che arrivano dalla televisione, i titoli dei giornali, le notizie mi portano indietro nel tempo, lontano, altrove. Mi ritrovo a scuola a studiare la storia, quando tutti dicevano che era importante farlo per evitare che nel futuro si potessero commettere gli errori del passato.

Certo non ho mai vista applicata negli anni successivi, questa saggezza alla realtà dei fatti.

E ora vedo scene di bombardamenti, di distruzione, di fuga, di paura, bambini spaventati, persone che cercano riparo nei tunnel della metro, nei bunker. Tra lacrime e sogni infranti, il terrore del presente, di ciò che succederà e la paura di un futuro che non si riesce neanche ad immaginare.

Perché la guerra spegne tutto, uccide anche i sogni.

La guerra è follia che avanza inarrestabile a distruggere tutto.

Distrugge anche ciò che Dio ha creato di più bello: l’essere umano.

La guerra stravolge ed è solo distruzione, cupidigia, intolleranza, ambizione al potere perché inutile negarlo, sono questi i motivi che spingono avanti la decisione bellica: un impulso distorto al potere.

La realtà di questo conflitto in Europa tra Russia e Ucraina, ci è esploso in faccia con tutta la sua atroce crudeltà, quasi (forse) appena fuori da due anni di pandemia siamo tutti stati nuovamente colpiti, a nostra volta e in modo diverso, da cannoni che hanno sparato incredulità, terrore, paura e quel senso di impotenza che ci fa sentire così piccoli pur nella nostra sana voglia di poter fare qualcosa.

Eppure lo sapevamo che la guerra in Ucraina non è iniziata ora.

L’aggressione militare russa contro questo paese è in corso dal 2014, dall’occupazione della Crimea e dall’inizio dell’invasione del Donbass. Il conflitto colpisce non solo l’Europa orientale, ma riguarda anche praticamente tutti gli abitanti dell’Occidente ampiamente inteso, e ora più che mai ce ne rendiamo conto.

E cosa vediamo dietro le quinte?

Possiamo scorgere interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, il boom dell’industria delle armi, i pianificatori del terrore che giocano a scacchi con la vita della povera gente.

Sono piccole persone senza anima a cui, con chirurgica precisione, è stata asportata ogni forma di coscienza ed umanità. E non sanno che invece è proprio dei saggi riconoscere gli errori, provarne dolore, pentirsi e piangere, rivedere tutto con occhi diversi e con prospettive diverse.

Ma agli affaristi della guerra non interessa essere saggi perché la saggezza non porta loro denaro, ricchezza, potere e supremazia.

E sembra che tutti si sentano “eterni”, in un mondo senza lancette in cui i loro troni rimangano però ben saldi a terra.

Giocano loro, giocano con la vita degli altri, pedine sulla scacchiera del loro mondo di lego.

Eppure in tutto il mondo si è scesi in piazza per chiedere la pace: a Roma, Atene, Belgrado, Ankara, Monaco, Londra, New Delhi, Buenos Aires e poi in California, a Cipro e in Estonia si manifesta per la fine della guerra russo-ucraina. Sfilano le bandiere gialle e blu insieme a quelle della pace, alcuni monumenti si illuminano di questi colori, la gente è scesa numerosa nelle piazze per dissentire, osteggiare e disapprovare le operazioni belliche.

C’è chi pensa davvero che saranno le proteste in tutto il mondo, anche in Russia, a far riaccendere la speranza, che sarà questa mobilitazione collettiva a fermare la guerra e a riaprire i negoziati.

Non so se può essere davvero così!

Ce lo auguriamo tutti anche perché mai come oggi l’Europa è tanto vicina al rischio di un conflitto nucleare. E dunque l’idea che la nostra unica possibile risposta sia quella di riempire le piazze e chiedere la pace per ottenerla, mi sembra una bellissima fiaba, da leggere e rileggere più volte, per arrivare a quei finali che una volta terminavano sempre con la frase:

E vissero tutti felici e contenti”.

E solo i bambini sanno quanto potere possano avere le favole, quanto siano utili a creare un mondo parallelo, quanto possano essere salvifiche quando il buio della realtà ci annienta.

E come diceva Mahatma Gandhi “Il giorno in cui il potere dell’amore supererà l’amore per il potere, il mondo potrà scoprire la pace”.

di Stefania Lastoria

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