Il nulla che annulla

Il nulla che annulla ogni forma di dignità. Il nulla che avvolge il nulla che lo contiene. Nel nulla anche la recitazione si annulla. Ogni nulla è il nulla di ognuno di noi. Al Parioli di Roma, Gene Gnocchi interpreta il nulla, trasformando in nulla la sua recitazione dove scompare ogni forma di dignità umana. Gene da navigato istrione del palcoscenico, usa il suo sapiente sarcasmo per annullare ogni forma di recitazione e spingerla fino al parossismo. Ogni nulla è un nulla che ci appartiene. Il nulla sociale di un nulla che avanza lasciando sul terreno l’etica e i valori di un mondo che non esiste più dopo la pandemia.

La Leopolda del nulla gemella della Leopolda che voleva cambiare l’Italia e si ritrova con una mano davanti è una di dietro. La parodia della politica di oggi, in cui ogni comico può essere un politico, ma ogni politico non può essere un comico. La rivincita del comico che mette alla berlina la politica di politici senza etica e valori. Tutto è niente perché niente è tutto. Portavoce del presidente del nulla è Diego Cassani, un super Mario tuttofare che permette al primo attore di cimentarsi nella parodia di un Morgan migliore del Morgan reale.

Tutti nel calderone del nulla dove per esserci è necessario essere nullità politica, tutti dentro, dal Fratelli d’Italia al Partito Democratico, dai 5stelle a Renzi-Calenda, passando per la Lega trascendo Forza Italia e il suo inno. Il comico che entra in politica con l’obiettivo dichiarato di dire bugie e false promesse, in modo che ognuno è consapevole di votare l’inganno e il falso. Il partito del nulla è il partito al potere, chiunque esso sia, Draghi, Letta, Salvini, Conte o Meloni. Il nulla incombe e ci sovrasta. Gene riesce nell’intento di annullare anni e anni di lotte e di ideologie per mostrarci la catarsi in cui siamo consapevolmente caduti e dalla quale non usciremo. Simo il nulla perché vogliamo essere il nulla.

 

Claudio Caldarelli

 

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