Stupiteci!

Dimostrateci che abbiamo torto!
Dimostrate con i fatti che l’assioma andreottiano: “A pensar male si fa peccato ma molte volte ci si indovina” è solo degno della pessima fama di colui che lo pronunciò.
Fate capire ai cittadini di Tolfa e di Allumiere, ed a tutti quelli dell’alto Lazio, che tenete a loro, solo a loro volete bene e ve ne fregate del subdolo canto ammaliatore delle sirene, specialmente di quelle il cui canto somiglia più a quello di prenditori che di imprenditori.
Giurateci, Voi che appartenete al Consiglio della Regione Lazio, Voi che siete stati eletti con i nostri voti, Voi che, più o meno periodicamente, venite a parlarci nel nostro interesse, Voi che per legge siete incaricati della pianificazione urbanistica e degli insediamenti industriali sul territorio, che Vi informerete compiutamente sui danni che un Termoutilizzatore o un inceneritore di rifiuti può provocare alla salute di noi poveri abitanti di questa zona e, in modo particolare e soprattutto, sui bambini.
Tranquillizzateci su un banale concetto di funzionamento della macchina amministrativa regionale e fateci sapere che un Dirigente Regionale non può assumere decisioni così strategiche se le stesse non sono conformi agli orientamenti regionali adottati dagli organi di indirizzo politico e che provvederete, senza indugio, alla revoca delle linee programmatiche, riconoscendole errate e pericolose per la salute dei cittadini, oppure alla revoca di chi avesse, eventualmente, abusato del proprio ruolo.

Assicurateci, Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali che questa battaglia che vi invitiamo a combattere diventerà la vostra linea del Piave, il vostro impegno morale nei confronti della popolazione e che da tale impegno non arretrerete di un solo passo!
Promettete e garantite noi, che lo facciamo solo per la tutela della salute pubblica, e che non abbiamo finalità diverse dall’interesse collettivo, che parlate con la bocca della verità e che avete ampiamente superato il vichiano sentire senza avvertire e siete nella fase della riflessione con mente pura. Se così fosse, però, dovreste convincerci che l’indagine compiuta a giugno 2019 da Pietro Garlanti e pubblicata sul Corriere della Sera, edizione di Brescia, su report di ARPA Lombardia, guarda caso dove opera la A2A, sia totalmente falso.
Da quei dati emerge che c’è ancora un 7% di presenza di idrocarburi policiclici aromatici che vengono considerati cancerogeni come le diossine; emergono ancora gravi presenze di sostanze pericolose, quali: polveri totali, carbonio organico, acido cloridrico e fluoridrico, ossidi d’azoto, monossido di carbonio, cadmio e tallio, mercurio, metalli pesanti e zinco; ed infine si assiste ad un pericoloso aumento dell’anidride solforosa (+471%) e dell’ammoniaca (+13%).
Non basta tutto quello che siamo costretti a respirare per effetto del porto, delle due centrali e della volontà Enel di affiancare il gas al carbone?
Ma possibile che non si riesca a far prevalere una chiara volontà di tutelare la salute dei cittadini? Che si continui a non capire che dopo settant’anni di porcherie che abbiamo dovuto respirare è ora di dire basta? Che si debba assistere ad ignobili sceneggiate in cui ci sia sempre qualcuno che diventa una formidabile ala tattica e non prende mai posizioni chiare ed inequivocabili?
A noi non frega niente del paupulare di qualche rapace appollaiato che parla e straparla di ragioni produttive e di investimenti e disegna e alimenta, con cinismo, a favore di qualche gonzo, mirabolanti promesse di sviluppo, occupazione e benessere, peraltro mai esaudite. Tanto meno interessano eventuali commistioni tra politica e affari che produrranno pure profitti ma non creeranno mai la stima ed il rispetto riservati ai giusti.

I soldi non ve li porterete dietro! Il nostro rispetto, o quello dei nostri figli e nipoti, sicuramente sì.

Meritatevelo!

Pietro Lucidi

 

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