Il nuovo record del rugby

Lamberto

Nel mondo dello sport infrangere record è sempre motivo di orgoglio e sinonimo di vittoria. Gli ultimi per l’Italia, ma solo in ordine di tempo, sono quelli di Stefano Stacchiotti sui 60mt piani ai Campionati Paraolimpici e di Marco Dolfin nei 100 misti SM6. Oppure quello di Gianmarco Tamberi, volato sopra i 2.38 metri verso la medaglia d’oro.
Ci sono record e record però. E quello messo a segno da Davide Vasta è da mani nei capelli. Undici diverse sostanze dopanti sono state trovate nel suo corpo in seguito a dei controlli fuori competizione della Nado Italia (National Anti-Doping Organizations). Classe 1991, originario di Catania. Una carriera nel rugby, terza linea degli Amatori della sua città.
Dopo la notizia è arrivato subito il comunicato della squadra che si è detta “totalmente estranea ai risultati delle analisi” e pronta a condannare “fermamente l’utilizzo di qualsiasi sostanza proibita”. Ma soprattutto ha dichiarato di rimanere  “al fianco dei suoi tesserati, confermando il principio di unione, famiglia e salvaguardia dei suoi ragazzi, nonostante l’errore commesso, in un momento di assoluta difficoltà”.
Immediate le scuse del giovane: “Ho messo a rischio la mia salute, la società e i tifosi. Ho commesso un grave errore e sono pentito: chiedo scusa, ma non sapevo. Sono sotto choc”. Vasta smette di giocare a rugby nel 2014 e decide di tentare la strada del bodybuilding. Per riuscire a vincere in una competizione assume delle sostanze che però sono illegali negli altri sport. “Non sapevo che fossero vietate e che rimanessero così a lungo nel corpo” ha spiegato.
Intanto il Tribunale Nazionale Antidoping ha subito sospeso l’atleta. Ma oltre alla sanzione arriva anche il monito di Roberta Pacifici, dirigente di ricerca dell’Istituto superiore di sanità e responsabile dei controlli nei campionati amatoriali: “Un cocktail di farmaci come quello rilevato può avere una serie di effetti collaterali che vanno dai problemi di fertilità alle psicosi e all’infarto”.
I sospetti sul rugbista, che milita nel campionato di Serie B, si erano accesi dopo le ripetute difficoltà di sottoporlo ad esami specifici. All’interno della stessa squadra, intanto, è arrivato il fermo anche per un altro atleta: Alessio Scuderi, positivo a cinque sostanze dopanti.

di Lamberto Rinaldi

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