Made In Italy

MariaDove è finito l’orgoglio di essere italiano?

Abbiamo i prodotti alimentari migliori al mondo in Italia, ma possiamo stare tranquilli riguardo a quello che c’è nel nostro piatto?

Il Made in Italy da sempre vanta prodotti d’eccellenza, pregio per tutti noi, e adesso?

Cosa fa lo Stato per tutelarci?

Il Made in Italy avrebbe permesso la nostra risalita economica, lo Stato che dovrebbe rappresentarci e tutelarci finanzia prodotti che infangano il marchio “Made in italy”, che non hanno niente a che fare con le reali produzioni italiane e che fanno concorrenza sleale agli imprenditori impegnati nella produzione italiana.

Anche considerando che la pratica della contraffazione determina un bilancio assai pesante non solo in termini di perdita economica, ma anche di potenziale impatto negativo sulla salute dei consumatori, spesso  a causa della scarsa salubrità dei prodotti commercializzati in maniera fraudolenta.

In un momento come questo di profonda crisi economica, con manovre politicamente scorrette, è del tutto inaccettabile che i nostri soldi vengano investiti per favorire le delocalizzazioni di marchi italiani.

Numerose, a questo punto, le scorrettezze a danno dei consumatori: mozzarelle di bufala prodotte con latte scadente (ricordiamo il caso della mozzarella blu, una mozzarella non proprio vera…) olio  di oliva prodotto con olive non italiane e deodorato, polli con la diossina, pesci al mercurio, e ancora pesce conservato con metodi non sicuri, formaggi con i polifosfati, salumi con i nitrati, vino e altri prodotti di dubbia provenienza, importati e marchiati come Doc italiano… etichette posticce, alterazioni, contraffazioni di vario genere. Sostanzialmente truffe e pericoli per la nostra salute.

Insomma, per stare tranquilli di quello che mangiamo, dobbiamo comprarci una fattoria? O semplicemente dobbiamo rassegnarci, metterci l’anima in pace, che più o meno fa tutto schifo?

Altro che certificazioni ISO… certificazioni di porcherie!

E chi controlla tutto questo?

Magari dei vigili corrotti che si beccano le tangenti per stare zitti?

E’ vergognoso, ma qui ci prendono veramente in giro.

E, sembrerà assurdo, ma ci vorrebbero sul serio i controllori dei controllori dei controllori per avere una qualche piccola speranza di mangiare qualcosa di sano e genuino. Il diritto alla salute è un diritto costituzionale. Ma forse la salute interessa meno di politica, finanza, etc. etc.

E allora succede che prodotti similari, legalmente, ma slealmente, confondono il consumatore. Sono i prodotti dalle etichette mute, ossia quelle che non dicono niente, anzi che mentono, perché ci fanno capire cose che non sono.

Il rischio è  che conserve, olio, formaggi e prosciutti di qualità scadente vengano identificati come l’eccellenza del Made in Italy.

La domanda che si pone è cosa possiamo fare?

Maggiori regole?

Maggiore trasparenza a favore del consumatore?

Un sistema giuridico più severo?

Bisogna combattere la contraffazione, bisogna fare una politica contro la contraffazione.

Tutelare le nostre produzioni, vuol dire tutelare il nostro Paese.

di Maria De Laurentiis

 

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