Gianluca Cigna: calciatore aggredito per aver difeso un compagno di squadra di colore

Gianluca Cigna, attaccante 28enne dell’Atletico Villaretto, piccolo comune alle porte di Torino, è finito all’ospedale e rischia di perdere un occhio in seguito ad un aggressione dopo la partita contro la Mappanese.
È il campionato di Terza Categoria piemontese, è una partita sentita e combattuta. Finirà 4-3 per gli ospiti, con tanta cattiveria e un cartellino rosso per Mbaye Mamadou, attaccante senegalese del Villaretto. “Ha menato come un fabbro per tutta la partita – racconta un dirigente della Mappanese – è stato lui a cominciare”. A finire invece sono stati i tifosi. Perché mentre dagli spalti e in mezzo al campo piovevano insulti, Gianluca Cigna ha iniziato a difendere il suo compagno di squadra.

“E’ iniziato tutto durante la partita: un giocatore della Mappanese ha cominciato a provocarmi. A un certo punto, in un’azione, siamo saltati insieme. Ho allargato il braccio e l’arbitro ha giudicato il mio intervento falloso. Così ha estratto il giallo, per me era il secondo, e sono stato espulso. Proprio in quel momento un giocatore della squadra avversaria mi ha urlato: Vaffanculo negro di merda. ‘Gianlu’, da capitano, mi ha subito difeso”.
La partita era arbitrata da un direttore di gara africano come Mbaye: “Tutti hanno sentito quello che mi dicevano, lui, africano come me, no! Quando gliene ho chiesto conto mi ha detto di non avere udito nulla. Dopo la partita i giocatori della Mappanese mi hanno chiesto scusa. Dopo è arrivata la polizia che mi ha chiesto di raccontare cosa fosse successo. Mi hanno sentito e detto di allontanarmi. Ho obbedito. Sono stati i miei compagni a chiamarmi per avvisarmi di quello che era successo”.

A partita finita infatti, un gruppo di tifosi della Mappese aspettano Cigna fuori dal campo. I più agitati sono soprattutto un calciatore e suo padre. Cigna è colpevole di aver difeso un negro, di aver fatto l’eroe, lo spavaldo. Lo riempiono di pugni, gli spaccano un’orbita e lo sbattono contro il finestrino di un automobile.
“Quelli della Mappanese sono apparsi fin da subito ‘sopra le righe’ – spiega un dirigente dell’Atletico Villaretto – l’unica persona che ha mantenuto la calma era il loro allenatore. Hanno iniziato a prendere di mira Mbaye e Gianluca ha cercato di difenderlo. Quello che è successo dopo la partita è un episodio schifoso che lascia tutti senza parole”.
La polizia ha identificato tutti gli aggressori, la famiglia di Cigna e tutta la squadra hanno già sporto denuncia.

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