La speranza di un mondo che verrà

E’ la sagra delle ipocrisie, dice l’eretico, quella che ci propinano gli eletti del nuovo parlamento. Sono tutti legati, legatissimi ai segretari che se li sono scelti ad uno ad uno. Tutti pronti a ripetere gli insulti e gli anatemi della campagna elettorale, ma anche, senza pudore, a cambiare posizione e convinzione secondo le convenienze che man mano si presentano.

Così, aggiunge l’eretico, i leghisti (Salvini) per tenere legati i berlusconianisti atteggiano a europeisti; così i cinque stellecambiano dal vertice, senza vergognarsi, i punti programmatici approvati per democrazia diretta; così i dem

No, sente di dover precisare l’eretico, non proprio tutti.

Per i fratelli d’Italia, perché ignorati e snobbati dai loro alleati.

E per i dem, per i quali il discorso è diverso. Non si può neppure parlare di cambiamenti. Per loro ci sono i rantoli di un’agonia lunghissima, cominciata già dall’inizio della precedente legislatura:

-mascherati da scelte che sostituivano il bene dei cittadini con l’interesse dell’impresa;

-con imposizioni delle stesse, senza discussione e con innumerevoli decreti e voto di fiducia, alla faccia dei “casi straordinari di necessità e d’urgenza” (Costituzione, art. 77 …

-ma anche subite dai dissenzienti (sì, quelli che alla fine se ne sono andati, però dopo non avere esercitato, poiché rappresentavano la Nazione, le loro “funzioni senza vincoli di mandato” (Costituzione, art. 67).

E’ la sagra delle ipocrisie, ripete l’eretico. Bene ispirata da una legge elettorale bastarda, voluta dai dem per mortificare i cinque stelle; modificata dai berlusconiani a proprio vantaggio; buona solo per mortificare i piccoli partiti. Fatti scontati, senza le illusioni del senatore Renzi. Che sarebbe opportuno non fingesse di scandalizzarsi per eventuali alleanze tra diversi (dimenticandosi del Nazareno, e di come lui e il suo partito hanno vissuto, con convivenze tra opposti, la scorsa legislatura).

Tutto questo sarebbe sopportabile, commenta l’eretico, se la millantata uscita dalla crisi fosse riferibile in qualche modo alle persone, e non solo al mondo dell’impresa. Ma i dati di cui nonsi parla dicono altro:

-7 milioni di donne ed uomini in povertà;

-salari,stipendi e pensioni che in dieci anni hanno perso il 30% del potere d’acquisto;

-disoccupazione giovanile oltre il 12 per cento;

-interesse sul prestito dei titoli di stato (lo “spread”) superiore anche a quello del Portogallo e che  di ben 50 punti più alto di quello della Spagna, (nonostante il disomogeneo governo iberico e le pesanti vicende catalane) …

Tutto questo non potrà cambiare, nota amaramente l’eretico. Il modello americano di soluzione individuale, di scuola vilipesa dai ragazzi e dalle famiglie, di rottura della struttura sociale, di razzismo dissimulato, di violenza verso la donna è penetrato nella testa della gente.

E “Libertè, Egalitè, Fraternitè” sembrano valori lontani del settecento.

E i principi di giustizia, di dignità, di diritto per tutte le donne e gli uomini della terra sembrano utopie.

Erano tutti valori, ricorda l’eretico, fondamenti della politica di sinistra.

E con essi è finita un’epoca. Come se la caduta del muro di Berlino fosse anche la caduta delle ingiustizie, degli sfruttamenti, che anzi sono oggi ingigantiti  dall’imposizione di una frenesia di consumismo.

E’ finita un’epoca, come se i contenuti fossero soltanto una speranza, quasi utopica, degli insegnamenti di papa Francesco.

Nel mondo, in Europa, e qui da noi, in Italia avremo certamente ancora  anni bui, in cui prevarranno politiche di egoismi, di disuguaglianza, di dominio della finanza.

Ma nel mondo che verrà, ne è convinto l’eretico, 5 miliardi di donne ed uomini prenderanno sempre di più coscienza dello stato di degrado e di sfruttamento in cui vivono, e non accetteranno più di cercare solo vie di fuga individuali, dall’America Latina e dal Messico verso gli Usa, dall’Africa e dal Bangladesh verso l’Europa.

Avranno crescente consapevolezza delle loro condizioni, del saccheggio di risorse e dello sfruttamento loro imposto,  e quindi rivendicheranno il loro diritto a Libertà, a Uguaglianza. E forse, senza gli errori del secolo scorso, da ottenere nella Fraternità. Senza violenza, ma con determinazione.

E accanto a loro, è sicuro l’eretico anche se non avrà tempo di vederlo, ci sarà la disponibilità di molti  nel vecchio mondo. Molti, donne e molti uomini di buona volontà, che umilmente, ma anche con molta consapevolezza, , si  metteranno al lavoro, senza le violenze del passato ma con la determinazione di Gandhi, per aiutarli a vivere insieme quei valori e la  speranza di un mondo più sereno, con più amore e più felicità.

di L’eretico

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