Straziami ma di Renzi saziami

Camillieri

Brutto periodo questo,  il PD è morto, Buonanno è morto e anche Berlusconi non si sente tanto bene. All’indomani degli esiti elettorali, il buon Renzi ha dichiarato che il suo partito era oltre il 40% quasi ovunque, poi gli hanno spiegato che quella era la lista degli indagati.

Ha, quindi, giurato di entrare nelle sedi PD col lanciafiamme per redarguire i responsabili e, visto che lui ne è il segretario e primo tenutario, c’è il timore che voglia darsi fuoco. Dopo tanto fumo.

Il vero record di Renzi potrebbe essere, piuttosto, quello di aver consegnato la Capitale al M5S, il che non sarebbe una buona notizia. Quei bravi ragazzi non sanno come funziona la cosa pubblica, non conoscono i vari Carminati e Buzzi, gli mancano proprio le basi e gli agganci nei circoli che contano. Al di là delle facili battute, la mancata collaborazione (o collaboratività) con certe frange di potere, implicherà sicuramente dei problemi con i servizi pubblici e sono prevedibili svariati altri imbarazzi, che la verginità politica dei pentastellati potrebbe comportare. C’è seriamente da incrociare le dita.

Eppure è strano, davvero assurdo questo crollo del PD; malgrado l’ottima riforma della scuola e il miracoloso Jobs Act, l’elettorato gli si è rivoltato contro. E dire che Renzi ha promesso persino di abolire Equitalia entro il 2018, tanto più che per allora non ci sarà più nulla da pignorare agli italiani. Per non parlare degli 80 euro elargiti nelle più svariate forme, anche se pare che molti li debbano restituire in unica soluzione ma non c’è da disperare, probabilmente avranno indietro anche il voto dato alle europee del 2014 e potranno rivenderlo alle prossime elezioni, le ultime quotazioni lo danno un po’ svalutato, a 20 euro, ma sempre meglio di un pugno in un occhio, come si suol dire.

Renzi sta riscuotendo molto successo anche nelle piazze, ripercorrendo la strada del Presidente del Consiglio migliore degli ultimi 150 anni, ed era difficile riuscire ad eguagliare un così mirabile predecessore. A Lucca, per citare solo l’ultimo episodio, una folla adorante lo ha accolto al grido “Buffone, torna a casa!” Gli manca solo un modellino di Palazzo Vecchio sulla fronte per completare l’opera di rottamazione del Cavaliere e sostituirsi a lui nell’immaginario degli italiani; il ragazzo è promettente, diamogli tempo.