In Italia e nel mondo
Ma siamo sicuri, dice l’eretico, che Renzi, che certamente conosceva dai sondaggi l’esito del referendum e le sue proporzioni, non abbia cercato apposta quel risultato, per dimettersi e lasciare ad altri la patata bollente e per lucrare sui voti di minoranza, utili per il futuro?
Chiaramente sapeva delle difficoltà che arrivavano, nota l’eretico. Dalla U.E. anzitutto, che lo aveva graziato con il bilancio 2016, ma che per il 2017 non avrebbe accettato entrate fasulle.. Dalle ricostruzioni post terremoto, facili da annunziare ma impossibili da realizzare, con tagli di risorse ed incertezze sulle competenze alla Protezione Civile ed alle (non più ex) province per strade ed edilizia scolastica (ora per le scuole terremotate è attivo il 45500, per tacitare le coscienze).
Certamente, ne è convinto l’eretico, nel giglio magico si stava già pensando alle elezioni, considerando come probabile un esito del 40% del Sì referendario. Non sarebbe servita la decisione della Consulta, anche se con essa è stato cancellato il ballottaggio dalla “legge elettorale più bella del mondo” (così la definivano, ricordate?). Qualsiasi legge era buona per andare al voto subito, il prima possibile.
C’era la consapevolezza, è il ragionamento dell’eretico, di una legge non scritta, non votata, ma sfruttabile, perché presente nella testa della gente: la legge della paura. Paura del futuro, dell’incertezza, dello spread ormai stabilmente a 180, di volti nuovi, di vecchi nemici. E insieme ad essa, le paure del giglio magico: di un M5S che col passare del tempo si sarebbe dato un vero programma di governo; di un centrodestra che si sarebbe ricompattato; di populisti che avrebbero colto linfa dalle elezioni in Francia ed in Germania.
Ed anche con la paura che giorno dopo giorno diventasse più palese la fine del Partito Democratico (dove viene negata, con la scusa delle elezioni, anche l’evidenza, e cioè il dettato statutario di un congresso, necessario per esprimere un programma elettorale ed eleggere un segretario che garantisca di rispettarlo.
Ma basta parlare dell’Italia, è il pensiero dell’eretico, che pensa alla degenerazione di una civiltà mondiale sempre più brutale, nella continua crescita della ricchezza dei ricchi e la povertà degli ultimi della terra.
I media ci dicono che l’uno per cento dei più ricchi detiene il 99% della ricchezza mondiale. Ha il senso di un’ingiustizia, questo dato. Che però non è evidente, non mette in luce una situazione spaventosa, Vediamola.
La ricchezza mondiale (Sole24Ore) era nel 2014 di 152 mila miliardi di dollari l’1% dei più ricchi significa circa 70 milioni di persone, il 99% dei più poveri significa circa 6 miliardi e 900 milioni di persone. E conseguentemente:
ognuno dei 70 milioni di più ricchi possiede più di 2 milioni di dollari;
ognuno dei 6,9 miliardi dei più poveri possiede poco meno di 300 dollari.
Non casa, non auto, non tv, non cellulare. Trecento dollari. Eppure vivono.
No, dice l’eretico, debbo tornare sull’Italia. Perché dobbiamo capire come nasce questa ingiustizia mondiale guardando anche in casa nostra.
Dobbiamo renderci conto della incapacità dei capitalisti nostrani. Ormai gran parte delle nostre industrie, delle nostre imprese non è più nazionale. Vedi CMA (ex Fiat), vedi Luxottica, notizia dei nostri giorni. Per molti, troppi casi Il nostro è un capitalismo di avidità, non di imprenditorialità. Nel quale la produttività è basata tutta sullo sfruttamento del lavoro. E non è fondata, come deve essere, come succede dovunque nel mondo, come ormai è modello anche in Cina (l’ha detto a Davos il presidente Xi Jinping) sulla capacità imprenditoriale della ricerca, della innovazione, della qualità.
E’ un capitalismo straccione, quello nostro, osserva l’eretico.. Con molta corruzione, con tanta evasione fiscale. Con governi che per la lotta alla stessa millantano risultati: “recuperati 15 miliardi di euro” (in realtà solo 7). Mentre il dato reale è quello di un’evasione (in crescita) di 180 miliardi all’anno. Di una diminuzione dei controlli del 4% (2015). E di scelte (rottamazione cartelle, chiusura Equitalia, operazioni contanti consentite fino a 3.000 euro, moltiplicazione dei Voucher) che sembrano quasi un patto informale governo-evasori.-
Ma almeno una cosa, nel mondo, ha dato speranza al vecchio eretico. Erano decenni, ormai, che negli Stati Uniti non c’erano grandi manifestazioni di protesta. Ci voleva l’elezione di Trump, perché avvenisse questa presa di coscienza collettiva. Una espressione di democrazia di massa.
Cinquecentomila in piazza a Washington. E donne.
Con la speranza che non sia solo un episodio. Di donne. In tutto il mondo.
di l’eretico