Se avete il coraggio di leggere

Con molta amarezza, commenta l’eretico, si vive in un mondo senza progetti, senza solidarietà, senza amore. Si cerca di soddisfare i propri egoismi, non conta niente altro. E tentare di proporre qualcosa di diverso è stancante, per voi lettori, che su un quotidiano cerchereste subito qualche articolo diverso.

Ma Stampacritica è un quindicinale, ce lo ripete sempre il nostro direttore, che consente di ritrovare notizie che su un giornale spariscono il giorno dopo, che consente di riflettere su temi forse più importanti.

Per questo, dice l’eretico, continuo a scrivere. Non per illudere con certezze stentoree, ma per seminare il dubbio su quello che ci circonda. Si, un dubbio sulle certezze che ci vengono propinate. Perché cè qualcosa di assurdo nel modo in cui ci viene imposta l’informazione, proprio oggi, in un mondo che vive di informazione, di notizie, vere o false, non importa.

Nei campi più diversi, ma sempre con finalità precise, dice l’eretico, si insiste sempre per farci credere qualcosa che sia strumentale ad interessi nel mondo del profitto o della propaganda politica e mai, quasi mai, a valori di dignità e di giustizia da rilanciare o da fare riconoscere per tutte le donne e gli uomini della terra.

Pensate alla frenesia con cui vengono proposti cellulari sempre più specializzati, o automobili sempre più desiderabili, più veloci, con propulsorisempre nuovi, dalla benzina al gasolio, al gas, all’ibrido, all’elettrico, forse presto all’idrogeno.

E questo, ricorda l’eretico, in un mondo dove più di un miliardo di persone vivono senza luce e senza gas, dove l’11% della popolazione mondiale, quasi 800 milioni di persone, non riesce a procurarsi da una fonte sicura nemmeno il minimo di acqua necessaria per la semplice sopravvivenza.

E questo, in un mondo in cui, con solo un quarto della ricchezza dei miliardari più ricchi, sarebbe assicurato a tutti sulla terra un reddito di sopravvivenza di 5.000 dollari l’anno.

Ma in tanti campi si ha, dice l’eretico, una informazione drogata. Pensate che sul Times of India le notizie sul CoronaVirus hanno riguardato in prima pagina solo le accuse Usa alla Cina di carenza di dati, e nella sezione Mondo la notizia che sono 2 le positività (peraltro in buone condizioni) tra i 38 indiani a bordo della nave da crociera Diamonds Princess in quarantena nel mare del Giappone.(6 passeggeri, 32 ciurma).

Sono poi segnalate 3 positività in studenti di medicina indiani che studiavano a Vuhan, e  si può leggere una intervista con una famiglia cinese che ha avuto lutti. Non norme di prevenzione, non organizzazione di difesa. Niente altro.

Ma non è necessario andare tanto lontano, aggiunge l’eretico. Basta pensare alla passata guerra contro l’olio di palma (ormai vinta, non se ne parla più) e a quella in essere contro il lattosio.

Ma soprattutto in politica, contro la guerra sulla prescrizione con continue minacce di crisi di governo tanto risibili quanto improbabili perché: a) ma c’è un governo? b) chi convince i parlamentari ad andarsene? c) con quale legge elettorale?

Non voglio essere negativo, riflette l’eretico.

Ma sono proprio queste le priorità?

In linea di principi da affermare che non sarebbe più importante lo Jus soli?

Ma ancor più, possiamo accapigliarsi solo per fatti di principio?

Nella vecchia Cina della Lunga Marcia i motivi base della lotta erano i diritti alla Vita, allo Studio, alla Casa e la Famiglia, al Lavoro e alla Tomba.

E qui da noi, nel modernissimo mondo dell’economia globale, li abbiamo raggiunti tutti, quei diritti (a parte la tomba, quella era una specificatamente cinese)?

Non possiamo illuderci, conclude l’eretico. Noi siamo nell’Italia del post Berlusconi, con i suoi degni allievi, i due Mattei, che imperversano nella informazione con frasi, con pretese, con suggestioni.

Per quei due l’economia è nei soldi che si possono fare con i quiz televisivi di Mediaset, la politica è nei voti che possono lucrare con la guerra ai migranti o con i referendum costituzionali.

Ma per fortuna ci sono anche altre sensazioni.

Soprattutto c’è il dubbio che comincia, nel mondo di oggi.

C’è ormai stanchezza per il presente, insopportabilmente egoista …

Ci sono tanti che spontaneamente, senza suggeritori, riempiono le piazze … Siamo tanti che crediamo che si possa essere diversi.  

Senza illusioni, non è il momento, speriamo che lo sarà, quello del mondo di pace di amore, di solidarietà di veri diritti per tutte le donne e gli uomini della terra.

Ma è almeno il momento di una riflessione per una rivoluzione sociale, senza guerre, senza morti, ma per un po’ di concretezza, di attenzione per i più deboli, i più poveri, gli invisibili che sono intorno a noi.

L’eretico  

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