Le piogge di Filomena, una benedizione per la campagna delle Canarie?

Non erano quattro gocce. Il passaggio della tempesta Filomena attraverso le Isole Canarie ha lasciato negli ultimi giorni piogge abbondanti praticamente in tutto l’Arcipelago, i flussi di acqua piovana hanno persino innalzato il livello dei canali e hanno tinto di verde anche le isole più aride come Lanzarote.

Gran Canaria ha due anni di irrigazione garantiti grazie all’acqua che è entrata nelle sue dighe; Tenerife ha pubblicato immagini di serbatoi pieni, ha acqua accumulata sufficiente per i prossimi sei mesi, consentendole di risparmiare ingenti risorse idriche; in altre isole tradizionalmente agricole come La Palma o La Gomera, è stato superato il 50% della capacità di stoccaggio.

“È stata una benedizione, ha bagnato tutte le isole e lo ha fatto in modo sereno, calmo, senza causare grossi danni”, spiegano alcuni agricoltori.

Questo scenario dà una tregua a un settore considerato essenziale durante la Pandemia iniziata nel 2020 ma impoverito dalla siccità degli ultimi anni e appesantito dalla riduzione sulle vendite subita a causa del calo del turismo, con guadagni percepiti da parte degli agricoltori dell’Arcipelago di meno della metà del prezzo finale dei loro prodotti freschi, che, in alcuni casi, sono stati costretti persino a buttare via.

In generale, questa ‘tormenta’ è stata meravigliosa per i vigneti, le piogge aiuteranno la prossima vendemmia perché l’acqua ha drenato il terreno fino a circa 4 o 5 metri dalla superficie.

La carenza di turisti, però, ha provocato un notevole calo delle vendite dei prodotti vinicoli ed i vignaioli che hanno saputo resistere lo hanno fatto vendendo solo ai grandi magazzini.

La siccità e la pandemia nelle isole ha fatto sì che la vendemmia fosse iniziata prima rispetto alle precedenti annate e se la stagione fosse stata secca, molti vigneti sarebbero andati persi.

Fortunatamente la tempesta Filomena non ha causato grandi danni neanche al raccolto di patate e questo perché la maggioranza dei coltivatori di questo tubero hanno deciso di non piantarlo prima del passaggio della tempesta, che ha coinciso con il periodo della usuale semina (tra gennaio e febbraio).

Ovviamente la forte irrigazione giunta inaspettata non si è rivelata un toccasana per tutte le coltivazioni: banane, avocado e pomodori hanno purtroppo subito seri danni.

Le coltivazioni di avocado (che è stato il prodotto agricolo più pagato alle Isole Canarie nel dicembre 2020, enormemente diffuso negli ultimi anni a tal punto da divenire oggetto di numerosi furti nelle stesse piantagioni) hanno potuto accedere alle compensazioni stabilite da agroseinsurance che ha offerto 1.250 euro per ettaro agli allevatori colpiti.

Invece, i coltivatori di pomodori del sud e sud-ovest di Gran Canaria che in principio hanno accolto positivamente il passaggio della tempesta Filomena (addirittura a La Aldea de San Nicolás è stata accolta con il suono delle campane!) stanno ora combattendo contro i danni causati dalla piaga dell’umidità che, purtroppo, ha portato con sé la muffa, un fungo noto come ‘macchia nera’ che colpisce gli steli e uccide la pianta dell’ortaggio.

di Tommasina Guadagnuolo

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