Eredità di Gianni Vattimo

Uno dopo l’altro gli ultimi maestri vanno via ma noi li avevamo già dimenticati.

Noi abbiamo scordato il volto dei nostri padri mentre la notte si fa sempre più notte e noi brancoliamo qui, lontani da tutti i soli.

Sapremo orientarci da soli, sapremo continuare noi, nell’unico e atroce cammino che ci è destinato, quello degli esuli in un deserto sconfinato e appena iniziato dove non c’è il Fuoco di nessun Dio ad indicarci la strada nel buio?

Sapremo diventarlo noi quel Fuoco?

Sapremo Risorgere noi?

Gianni Vattimo è stato un grande, ed è stato umile.

Si è reso conto che tutte le strutture religiose, filosofiche, tecno-scientifiche del passato venivano meno e non reggevano più, non erano capaci di senso, di orientare, di fare mondo, ed ha tentato di andare avanti indicando i serbatoi millenari dello Spirito, sforzandosi di farci capire che sono ancora tutti da scoprire per noi.

Ha tentato alla grande, con gentilezza e rigore, ci ha indicato la possibilità di ridare un senso nuovo a parole antiche, ci ha detto, con la grazia dei buoni, che è la nostra ultima possibilità, l’ultima speranza che ci rimane.

Giacomo Fagiolini

 

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