MA GUARDA UN PO’!

Sembrava che tutto potesse cambiare, tutto potesse rimettersi in cammino ed invece melma e fanghiglia stanno ammazzando sul nascere qualsiasi pur minimo tentativo di rimettere in piedi il PD, un partito così malridotto che aveva fatto addirittura quasi schifo al suo Segretario Nazionale, a Zingaretti, tanto da indurlo alle dimissioni. Poi arriva il secondo Segretario Nazionale di origine ed estrazione democristiana (per carità, non è quello l’elemento discriminante poiché anche Tina Anselmi era DC ma, se permettete, si trattava di altre carature e di altre storie) e resta anche lui imprigionato dalle vecchie logiche di renziana memoria: in nome e per conto della parità di genere nomina(?) due vicesegretari ed individua Irene Tinagli e Giuseppe Provenzano, subito dopo aver assistito alla elezione del capogruppo PD al senato nella persona di Simona Malpezzi, ex renziana, che si autodefinisce “gipsy” per via di una costante ricerca di “nuovi orizzonti e nuove esperienze” (ma guarda un po’?! Continuando di questo passo, di orizzonte in orizzonte e di esperienza in esperienza, chissà dove andrà a finire la nostra balda gipsy! Insomma, salvaguardando doverosamente l’onorabilità e la dignità del popolo rom o gitano che sia, non è che, a breve, una volta finito il PD, se continua di questo passo, ce la ritroveremo intenta a proporci luoghi comuni e pregiudizi, peraltro ormai scomparsi da tempo, circa le favolistiche attività di quel popolo?) ed alla Camera la giovane Debora Serracchiani, eletta Capogruppo grazie ad un accordo tra Franceschini, Astorre e Renzi (Insomma, si parva licet, un tempo la sorgente del PD si abbeverava al pensiero ed agli ideali di Berlinguer, Pajetta e Moro. È proprio vero che panta rei ma anche alla vergogna dovrebbe esserci un limite! Se potessimo parlare di filogenesi dovremmo dire che siamo passati dalle rose ai furasacchi.)

Il nuovo che avanza” dopo le brillanti scelte organigrammatiche, sopra citate, inizia con il bruciare la candidatura di Zingaretti alla carica di Sindaco della Capitale (troppo di sinistra per un partito esanime, di centro e con strabismo a destra?) e prosegue con rabbrividenti aperture politiche verso Forza Italia, cioè verso il vecchio che non nasconde nemmeno più di essere tale e sente da se stesso di essere destinato a scomparire, a liquefarsi non appena dovesse vedere il suo capo carismatico cessare ogni attività politica. Prosegue poi una avventurosa strada conflittuale con i 5Stelle, in questo ciecamente affiancato dagli stessi pentastellati, fino alla recente sconcertante partecipazione alla manifestazione di solidarietà verso Israele.

Tutto il gruppo dirigente del PD sembra non cogliere più le aspettative della sua antica base e non saper riorientare il timone verso le pulsioni storiche del suo essere erede di una grandissima aspirazione, propria delle grandi masse comuniste, socialiste e cattoliche, alla giustizia sociale, alla redistribuzione del reddito, alle pari opportunità per ogni essere vivente, alla parità di genere ecc…Hanno abbandonato il classismo ed anche ogni forma di pregnante interclassismo proprio della tradizione cattolica; non sono punto di riferimento per la classe operaia e per i lavoratori delle braccia e, nel contempo, non sanno nemmeno guardare verso il variegato mondo dei lavoratori autonomi, delle partite IVA e della scuola.

La scuola, dopo la sciagurata eliminazione dell’aggettivo pubblica, riferito al sostantivo Istruzione, sta subendo una spaventosa involuzione in senso classista, ormai senza più freni. La valutazione delle attività extrascolastiche, voluta ed ideata dalla buona scuola di Renzi, prevede la creazione di un curriculum all’interno del quale riportare, tra l’altro, anche le esperienze formative private, maturate al di fuori del sistema di istruzione statale. È facilmente intuibile come tutto ciò allontani dal concetto di una scuola che garantisca una sostanziale parità di condizioni nel percorso di formazione umana e culturale dei nuovi cittadini e produca invece una sorta di cartellino dello studente che ne certifica anche la provenienza sociale e ne evidenzia, quasi enfatizzandole, le disuguaglianze sociali. Le due grandi componenti della nostra socialità hanno perso il loro storico punto di riferimento: il mondo del lavoro e quello della scuola, storici serbatoi di consenso e di attivismo, sono ormai, in larga parte, lontani dal PD e vagano confusi tra le estemporanee proposte del momento.

Non una voce si alza da questa parte per riallacciare rapporti seri e duraturi. Sembra quasi che ormai da quella parte possa parlarsi solo di diritti civili (certamente importanti, ma se questo fosse l’unico scopo della sinistra allora dovremmo rimpiangere il vecchio partito radicale di Pannella) e che i diritti sociali siano passati di moda. Saranno pure passati di moda per lor signori, come diceva Fortebraccio, ma gli umili restano, così come restano gli indigenti, i disoccupati, i pensionati titolari di reddito da fame, coloro che non hanno una abitazione decente, i giovani in cerca di prima occupazione che hanno come unica prospettiva quella di rivolgersi al potente di turno ed infine, ma non per ultimi, tutti coloro che hanno perso il lavoro o la loro attività in dipendenza della particolare situazione pandemica. Certo, ci sarà il Decreto Ristori o come diavolo vorranno chiamarlo, ma tutti costoro continueranno a sentire l’incolmabile distanza da parte di chi un tempo, quando ancora vigevano le vituperate ideologie, sapeva essere loro vicino e solidale.

Qualcuno ha letteralmente smarrito (o non ha mai avuto nel suo DNA) la solidarietà verso gli oppressi e prova ne è stata la partecipazione del Segretario del PD Enrico Letta alla manifestazione di solidarietà con Israele insieme a Salvini, alla Boschi, a Tajani, a Toti ed alla Sindaca di Roma Raggi. Ma sbagliamo o tutto è iniziato perché, senza alcuna ragione, hanno scacciato famiglie palestinesi dalle loro case?  Pretendevano pure i ringraziamenti dei palestinesi? Alla fine solo Papa Francesco ha preso posizione in difesa del popolo palestinese, che viene martorizzato, torturato e massacrato da più di 60 anni. Stanno bombardando un popolo inerme, uccidendo vecchi, donne e bambini. Dove sono finiti gli ideali di solidarietà, di fratellanza e di umanesimo che erano stati patrimonio del pensiero socialista e cattolico?

Non pensate solo ad accrescere il vostro potere personale ed i vostri patrimoni, per di più utilizzando metodi e procedure che non rispettano nessuna legge e nessuna regola morale!

Ogni tanto, se vi riesce, pensate anche alla umanità sofferente. Avreste da lavorare giorno e notte.

di Pietro Lucidi