Draghi il premier della disuguaglianza

“Abbiamo bisogno di agevolare la creazione sul nostro territorio di posti di lavoro di qualità che consentano di progettare un futuro, realizzare le proprie ambizioni, mettere su famiglia…istituire un tavolo permanente tra Amministrazione, aziende, sindacati e associazioni di categoria per contrastare il lavoro irregolare e lo sfruttamento e promuovere un’occupazione di qualità anche attraverso incentivi e sgravi fiscali in modo da favorire nuove realtà…” non è parte del discorso del premier Draghi davanti alla Confindustria, ma parte del programma del candidato sindaco, di Fiano Romano una cittadina alle porte di Roma, Davide Santonastaso. Ma sono parole che avremmo voluto sentire dal Presidente del Consiglio davanti all’assemblea dei padroni/imprenditori.

Draghi, esalta le virtù dell’impresa, la stessa impresa che fa più di mille morti sul lavoro ogni anno. Davanti alla Confindustria plaudente, il premier esalta i padroni/imprenditori, ignora le cause della povertà e della disuguaglianza, tace su licenziamenti e multinazionali che delocalizzano o precarizzano aumentando lo sfruttamento. Riscrive la storia del Paese rimuovendo le lotte operaie e contadine. Davide Santonastaso, a Fiano Romano scrive sul suo programma “contrastare lo sfruttamento e il lavoro irregolare e promuovere un’occupazione di qualità…” questo doveva dire Draghi alla Confindustria, invece niente, neanche un accenno alla “guerra silenziosa che causa a oggi 577 morti sul lavoro” come dice Bombardieri segretario UIL. La scelta di campo del premier è esplicita, ha un preciso significato politico su cui conviene riflettere. E noi riflettiamo sulle parole del candidato sindaco Davide Santonastaso, che hanno un significato politico chiaro e trasparente: basta con lo sfruttamento e il lavoro “nero” e avanti con un’occupazione di qualità che permetta alle lavoratrici e ai lavoratori di realizzare i propri sogni, di vivere con dignità e serenità e di non morire sul lavoro.

L’assemblea della Confindustria, 1170 invitati, ha tributato una ovazione lunghissima al premier, prima ancora che prendesse la parola, non è stato un fatto emozionale, ma politicamente orchestrato. È stato il riconoscimento alla politica super neoliberista che aumenta i profitti ai padroni/imprenditori e toglie diritti alle lavoratrici. Dimezza i salari, vedi caso Alitalia/Ita, aumenta gli infortuni e le morti sul lavoro, precarizza i contratti e non garantisce “occupazione di qualita” (Davide Santonastaso).

Il discorso di Draghi si è limitato, a ricordare alcune cose favorevoli alla Confindustria, omettendo la povertà, la disoccupazione, il sottosalario, la negazione dei diritti, causati dalla stessa Confindustria, da lui osannata.

Il segretario della CGIL Landini ha criticato duramente Draghi, “che sulle questioni cruciali non abbia speso una parola e quando lo ha fatto, di sfuggita, l’abbia fatto male”. Allora riprendiamo le parole di Davide Santonastaso “contrastare lo sfruttamento e il lavoro irregolare per una occupazione di qualità” sono parole d’ordine che dovranno tornare nelle piazze urlate dalle donne che perdono il lavoro, o che vengono sfruttate, molestate, violentate e spesso uccise a casa e sul lavoro. Le parole di Davide assumono una valenza nazionale e sovranazionale, perché mettono al centro della discussione politica, la persona, la donna, l’uomo, perché mette al centro il lavoro complessivamente inteso in tutta la sua forza dirompente. Il premier Draghi non ha speso una parola sulle multinazionale, che eludono le tasse e che delocalizzano. Non ha parlato dell’aumento delle bollette energetiche, usando parole di circostanza sulla transizione ecologica  evitando di parlare del nucleare riproposto dal ministro Cingolani. Sulla riforma fiscale, il premier, non ha detto nulla, anzi ha confermato che il Governo non intende alzare le tasse, il che equivale a rassicurare sull’assenza di qualsiasi patrimoniale. Dimentica volutamente le questioni sociali, le lotte operaie e contadine, le cariche della polizia ai lavoratori in sciopero per la conquista dello Statuto dei Lavoratori. Dimentica troppe cose il Presidente del Consiglio, per fortuna quelle cose c’è le ricorda Davide Santonastaso, candidato sindaco a Fiano Romano, una cittadina vicino Roma “…contrastare lo sfruttamento e il lavoro irregolare e promuovere una occupazione di qualità…”

di Claudio Caldarelli

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