Calcio femminile, la denuncia di de Vanna: “Molestata sessualmente dalle mie compagne”

Nuova bufera sul calcio femminile. Dopo le denunce delle calciatrici del North Carolina Courage, negli Stati Uniti, che hanno portato al licenziamento dell’allenatore 58enne Paul Riley, e dopo quelle del Venezuela, dove le atlete della nazionale si sono ribellate alle violenze dell’ex tecnico Kenneth Zseremet, adesso arrivano parole forti dall’Australia.

Sono quelle dell’ex attaccante 36enne della Fiorentina Women’s, Lisa de Vanna che in un’intervista rilasciata al quotidiano Sidney Daily Telegraph ha parlato degli abusi, delle molestie e del bullismo subito da alcune compagne di squadra, quando giocava per le Young Matildas, soprannome della Nazionale di calcio femminile Under 20 australiana: “Ho subito tutti questi casi e ho assistito a cose che mi hanno messo a disagio, perché sono stata molestata sessualmente”. Parole confermate dalla sua compagna di spogliatoio, Elissia Carnavas, e dalla manager, Rose Garofano, mentre un’altra giocatrice australiana

Una versione che è poi stata confermata sia dall’ex compagna di squadra, Elissia Carnavas, che dalla sua manager, Rose Garofano. Mentre anche un’altra ex giocatrice, Rhali Dobson, ha denunciato di aver subito anche lei molestie durante la sua carriera. “Mi sono state fatte proposte anche sotto la doccia – continua ancora de Vanna – Ero una ragazzina e non sapevo cosa fare, ma adesso ho deciso di parlare, perché so che fatti del genere avvengono tuttora, a ogni livello, ed è tempo di parlarne”. L’ex calciatrice della Fiorentina è la star del calcio australiano, con 39 reti in 150 partite è infatti la miglior realizzatrice di sempre della sua nazionale. Per questo le sue parole fanno ancora più scalpore. E hanno l’effetto di un terremoto in un paese che si appresta a ospitare il Mondiale di calcio femminile nel 2023.

Per questo la Football Australia ha risposto immediatamente, definendosi all’oscuro dei fatti e aprendo un’inchiesta, nella quale ci sarà tolleranza zero. “Hanno mostrato grande coraggio nel parlare e rendere pubbliche i loro casi personali – spiega il presidente della Federcalcio, James Johnson – Lisa e Rhali, noi vi ascoltiamo. Ci sarà tolleranza zero nei confronti di qualsiasi condotta che violi gli standard e i valori delle persone che praticano il nostro sport”.

Merita un’attenzione particolare, a questo proposito, la riflessione che dell’accaduto fa Minuto Sessantotto, sui suoi canali Facebook: “Questa storia ci porta inevitabilmente a fare qualche considerazione: spesso ci troviamo a indicare il sessismo originato dal patriarcato o il razzismo come elementi a sé stanti, esempi di brutalità e di inciviltà conclusi in sé. La realtà però è un’altra e spesso la perdiamo colpevolmente di vista: la sopraffazione, qualsiasi forma di sopraffazione è in realtà una questione di Potere. Da un lato c’è un carnefice e dall’altro una vittima, uno o più sfruttatori e uno o più sfruttati. La molestia stessa non è una questione che attiene propriamente alla sfera della sessualità quanto invece a quella della sopraffazione da parte di chi può usare un potere anche misero, come quello che possono avere delle compagne di squadra su un’altra, una sorta di nonnismo”.

Capire questo è fondamentale nella lotta contro ogni forma di sopraffazione: di genere, razziale e sessuale.

di Lamberto Rinaldi

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