Un esempio di business col turismo cimiteriale

Riuscire a realizzare un business per ottenere l’indipendenza economica è un pò il sogno di tutti, riuscire a guadagnare quel tanto che allontani da noi qualunque tipo di problema è un pensiero comune, è un obiettivo che prevede come fine ultimo il raggiungimento della felicità quindi ciò che lega il business al turismo non è altro che il guadagnare e proprio il guadagnare a sua volta diviene  sinonimo di felicità. Possiamo sintetizzare quindi affermando che un buon business rende felici.

La parola chiave diventa quindi la felicità che è l’obiettivo del business e inoltre l’obiettivo di ognuno di noi per raggiungere una vita serena.

Intorno alla parola felicità quindi è facile costruire un business. Questo è ciò che è accaduto in Romania nel famoso cimitero di Sapanta dove hanno ricreato un ambiente felice in un luogo solitamente impensabile essendo per antonomasia definito triste e macabro: il cimitero appunto.

Forse non ci crederete ma esiste un cimitero felice! E’ persino presente al secondo posto nella graduatoria delle mete turistiche di arte sacra cimiteriale più consigliate.

La tradizione di questo cimitero così suggestivo inizia negli anni ’30 del secolo scorso grazie all’iniziativa di Stan Loan Pătraș, un artigiano che decise di scolpire la prima lapide di legno in modo originale: non i soliti colori ma di un azzurro intenso (che poi è diventato ufficialmente l’azzurro Săpânța) e non con i classici epitaffi ma con frasi spiritose e ironiche, che ricordano vizi e virtù dei deceduti.

Il gradimento fu talmente elevato che sempre più concittadini decisero di commissionare una lapide a Pătraș. Il cimitero di questa piccola località ai confini con l’Ucraina nel corso degli anni si è quindi trasformato in un centro di interesse turistico internazionale.

Le lapidi presenti sono realizzate quasi tutte da Dumitru Pop-Tincu, l’allievo che ha raccolto l’eredità di Pătraș, e da altri seguaci del maestro che hanno contribuito in modo essenziale a decorare e rendere inimitabile l’aspetto che il cimitero ha ora: sono tutte azzurre, prive di foto del defunto e realizzate a mano.

Se per i turisti il cimitero felice rappresenta davvero un’eccezionalità, non lo è per gli abitanti di Săpânța che sono abituati a un mix di gioia e di dolore che si evince anche nell’organizzazione dei loro funerali. Ogni funzione religiosa, infatti, prevede l’esposizione della salma per consentire di svolgere il lamento funebre ma anche canti e balli per accompagnare il morto nel suo ultimo viaggio.

Proprio grazie a questa tradizione, Săpânța è diventata una meta turistica molto vivace, tanto che dietro il cimitero felice si nasconde un business che porta avanti l’economia locale. Per accedere al cimitero colorato è previsto il pagamento di un biglietto: i proventi dei tickets servono per la gestione del luogo e per la sua manutenzione.

Imperdibile anche un giro nella bottega di Pop, per visionare il metodo artigianale con il quale realizza tutte le lapidi e per scoprire in modo approfondito la filosofia che si cela dietro questa scelta stilistica ben precisa. Lo stesso Pop racconta che, quando al suo maestro fu chiesto il perché della realizzazione della prima lapide in questo modo, rispose “perché così mi sentivo”.

Se il sentimento della felicità può allegerire e accompagnare il defunto nel suo viaggio ultraterreno più agevolmente alleviando altresì la tristezza per la sua mancanza lasciata nei cuori dei familiari rimasti in vita, perchè non iniziare un business simile in tutte le città?

di Tommasina Guadagnuolo

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