Marc Chagall: il colore dell’amore

“Amo l’amore. Tutto ciò che dipingo riguarda l’amore e il nostro destino. L’amore mi aiuta a trovare il colore. Si potrebbe anche dire che trova il colore stesso e io lo metto sulla tela. È più forte di me e viene dal profondo della mia anima. È così che vedo la vita”. Marc Chagall in una intervista al critico Kamenski.

La poesia delle emozioni, l’amore dipinto, ciò che l’anima suggerisce. Nei quadri di Chagall c’è tutto il sentimento e l’emozione che nasce dal cuore, dall’amore e dalla persona amata. Piene di colori vividi, di luce, di contrasti luminosi, le opere di Chagall rivelano cuore e anima di un pittore che trabocca d’amore per tutto ciò che lo circonda.

Marc Chagall nasce nel 1887 da una famiglia ebrea chassidica, in cui i sogni, le feste e la gioia erano esaltati da una eterna meraviglia. Definiva il luogo dove era nato “il Paradiso dell’infanzia”. Per lui era normale trasformare tutto ciò che vedeva in una favola. La sua vita fu segnata da esilio, pogrom e Shoah. Viaggio molto tra Francia, Germania e Russia, rimanendo molto negli Stati Uniti.

Nei suoi dipinti cerco di esprimere, con intensità, l’amore universale. La felicità che mancava alla umanità colpita dalla guerra. L’amore per la vita era una inesauribile fonte di ispirazione, definendo la sua arte: “se tutta la vita finisce inevitabilmente, dobbiamo colorarla con i nostri colori di amore e speranza”.

Chagall non apparteneva a nessuna scuola, era libero da schemi e non rientrava nella catalogazione delle varie scuole di pittura, amava ripetere: non voglio essere uguale agli altri, voglio vedere un mondo nuovo. Per questo i suoi dipinti erano diversi, fuori dal comune, rappresentavano il sogno, l’amore, la gioia. Erano la rappresentazione immaginata della gravità e della logica.

Marc Chagall è morto nel 1985 in Francia, a Saint-Paul-de-Vence, dove è sepolto.

Aurora Ercoli

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